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Notix2 - page 7

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Campania, i dati coronavirus

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La Regione Campania ha diramato sui propri canali il bollettino di aggiornamento epidemico da Covid-19 sul territorio:

nel bollettino di venerdì 29 luglio 2022 sono 4840 i nuovi positivi a fronte di 24.950 test processati (di cui 21.073 antigenici e 3877 molecolari). 5 le vittime nelle ultime 48 ore, con 8 deceduti in precedenza ma registrati ieri. Per quanto concerne il report di posti letto regionali: su 573 posti letto disponibili in terapia intensiva ne sono occupati 26; su 3160 posti letto disponibili in degenza ordinaria ne sono occupati 652.

Ascoli Piceno, controlli dei Carabinieri: 5 persone denunciate

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I carabinieri di Ascoli Piceno sono intervenuti sul territorio per verificare il corretto rispetto delle normative in tema di sicurezza stradale:

secondo quanto raccolto da Adnkronos le zone interessate sono state in particolar modo quelle della cosiddetta “movida” e hanno spinto le forze dell’ordine a denunciare 5 persone comprensivi di vari ritiri della patente per guida in stato di ebrezza.

Siracusa, rinvenute oltre 700 piante di marijuana: un arresto

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I Carabinieri della compagnia di Priolo Gargallo durante attività di perlustrazione hanno trovato in un ovile nella zona di Siracusa 731 piantine di marijuana.

Secondo quanto raccolto dall’agenzia AGI gli agenti sono riusciti a scovare anche 170 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento degli stupefacenti. Il proprietario dell’ovile, già noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto.

Coronavirus, il report nazionale

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Diffuso sui canali del Ministero della Salute il nuovo bollettino Covid-19 in Italia:

sono 60.381 i nuovi contagiati al test a fronte di 296.304 tamponi processati per un tasso di incidenza in lieve risalita (+0,3%) che si attesta al 20,4%. 199 le persone decedute, 88.425 i guariti. Certificato un nuovo importante alleggerimento del fronte ospedaliero con una discesa di 18 posti letto in terapia intensiva e di 183 per quanto riguarda la degenza ordinaria.

Ravello, spazio ai giovani artisti per la 70esima edizione del Festival

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Il cartellone della 70esima edizione del Ravello Festival, oltre ai grandi nomi del concertismo internazionale, dedica spazio ai giovani talenti. Dal 28 al 30 luglio la ribalta sarà tutta per gli ensemble cameristici dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, protagonisti di sei appuntamenti, con diversi organici, tra la Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo e le chiese di San Giovanni del Toro e di Santa Maria a Gradillo. (programma completo su www.ravellofestival.com).

Domenica 31 luglio (ore 20) sarà l’Asian Youth Orchestra, orchestra composta da giovani musicisti provenienti da diversi Paesi asiatici, fondata a fine anni Ottanta da Richard Pontzious in collaborazione con il celebre violinista statunitense Yehudi Menuhin, a salire sul Belvedere di Villa Rufolo. L’ensemble in tournée, per la prima volta in Italia, sarà diretto da un altro giovane, già molto affermato sulla scena internazionale, Joseph Bastian. Ex trombonista basso della Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks (2004-2017), Bastian si è imposto all’attenzione del grande pubblico nel febbraio 2016, quando è intervenuto all’ultimo momento per dirigere l’orchestra in tre concerti in abbonamento, sostituendo un indisposto Robin Ticciati. Alla guida della pluripremiata AYO, di cui è attualmente direttore principale, Bastian per il debutto nella Città della musica, ha scelto un programma molto intrigante con l’esecuzione della Sinfonia n.1 in re maggiore, op.25 “Sinfonia classica” di Prokofiev, la Sinfonia n.4 in la maggiore “Italiana”, op.90 (MWV N 16) di Mendelssohn con in mezzo il Concerto n.1 in re maggiore per violino e orchestra di Paganini con violino solista Giuseppe Gibboni, fresco vincitore del Premio Paganini 2021. Classe 2001, salernitano, Gibboni, è sicuramente uno dei talenti più interessanti della sua generazione, di lui, Salvatore Accardo, suo insegnante all’Accademia Stauffer di Cremona ha detto “è uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto. Possiede un’intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera. Sono sicuro che avrà tutti i successi che merita”.

Campania, i dati Covid-19

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La Regione Campania ha diffuso sui propri canali ufficiali il bollettino di aggiornamento pandemico da coronavirus sul territorio:

nei dati di giovedì sono 5.539 i nuovi positivi a fronte di 27.747 tamponi processati (di cui 23.130 antigenici e 4.617 molecolari). 7 le vittime riportate nel bollettino. Per quanto concerne il report di posti letto regionali: su 573 posti letto disponibili in terapia intensiva ne sono occupati 28; su 3160 posti letto disponibili in degenza ordinaria ne sono occupati 644.

Violento temporale nel Bresciano, il sindaco parla di disastro

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Un violentissimo acquazzone ha colpito i paesi dell’Alta Vallecamonica nel Bresciano, aggravando lo scenario con l’aggiunta della esondazione del torrente Re.

Secondo quanto raccolto dall’agenzia ANSA 40 persone sono state evacuate nella zona della Vallecamonica, con tre feriti non gravi. Il sindaco di Niardo, Carlo Sacristani, parla senza mezzi termini di un vero e proprio disastro.

Campania colpita dagli incendi: l’analisi di Legambiente

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Campania in fumo colpita dall’emergenza incendi, spesso di natura dolosa e criminale, appiccati per fini speculativi, o per ripicche tra privati o verso la pubblica amministrazione. Ad aggravare il tutto la crisi climatica, il caldo torrido e l’emergenza siccità. Secondo i dati del report  Italia in fumo” realizzato da Legambiente che, anticipando i dati Ecomafia 2022 e analizzando i dati satellitari dell’EFFIS, fa il punto sul patrimonio boschivo e non andato in fumo nel 2021 e negli ultimi 14 anni, dal 2008 al 2021. In Campania sono 5.564 gli gli ettari di superfici boscate e non devastati dalle fiamme nel 2021 (+ 29% sul 2020) mentre diminuiscono i reati tra incendi dolosi, colposi e generici, 553( erano 705 nel 2020) e le persone denunciate 47 erano 53 nel 2020. In aumento i sequestri 14 contro i 4 del 2020. A confermare le grandi difficoltà che ancora si incontrano nell’individuazione dei responsabili dei roghi, il dato relativo agli arresti: appena 3. A preoccupare è anche il dato complessivo degli ultimi 14 anni, frutto dell’elaborazione di Legambiente dei dati EFFIS dal 2008 al 2021. Parliamo di una superficie complessiva di territorio campano incenerito, di oltre 42.000 ettari, che ha interessato il territorio di almeno 185 Comuni, dove qualcosa non ha funzionato nelle azioni di prevenzione e lotta attiva agli incendi. E secondo gli ultimi dati, forniti dalla Protezione civile regionale, sono stati 241 gli incendi che complessivamente hanno interessato il territorio campano nel periodo tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2022. La media è stata di 2 incendi al giorno (dato doppio rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno precedente).Ad essere in pericolo sono soprattutto i “gioielli del Paese”: aree protette e siti rete natura 2000. L’azione criminale insiste, nel tempo, su aree geografiche ben delimitate e proprio in queste aree di pregio più di qualcosa non ha funzionato nelle azioni di prevenzione, contrasto e lotta attiva agli incendi.

Di fronte a questo quadro, Legambiente torna a ribadire l’importanza della prevenzione e del rafforzamento delle attività investigative lanciando 10 proposte – a partire da una gestione integrata degli incendi governo integrato degli incendi e piani di adattamento – per contrastare gli incendi con lo scopo di rafforzare la riforma della legge 353 del 2000. Obiettivo solo parzialmente raggiunto con la legge 155/2021, che ha introdotto nella nostra normativa l’incendio di interfaccia urbano-rurale; ha codificato il fuoco prescritto come misura di prevenzione; messo a disposizione 140 milioni di euro da spendere entro il 2023 e altri 150 a valere sui fondi del Pnrr; previsto pene più severe per alcuni reati di incedi dolosi; previsto poteri sostitutivi affidati alle Regioni e ai Carabinieri Forestali per la mancata redazione da parte dei Comuni del catasto delle aree percorse dal fuoco. Ma la norma approvata non fornisce tutte le risposte che l’associazione ambientalista aspettava per contrastare efficacemente gli incendi boschivi, soprattutto alla luce degli effetti già fin troppo visibili della crisi climatica.

“Occorre un radicale cambiamento di approccio e risposta al fenomeno degli incendi – spiega Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – che miri a prevenire i roghi attraverso la gestione del territorio, l’utilizzo ecologicamente sostenibile delle risorse agro-silvo-pastorali, la promozione dei servizi ecosistemici che vanno remunerati,per sostenere e rivitalizzare le comunità rurali nelle aree interne e montane in una rinnovata funzione di presidio territoriale. Ricordiamo che secondo i dati delle forze dell’Ordine– solo il 2-3% dei roghi ha una causa naturale, il resto sono provocati dall’uomo, e più della metà (57,4%) sono dolosi. In questa partita servono investimenti veri, ricerca, strumenti e tecnologie, semplificazione di procedure e competenze all’interno di una strategia complessiva definita in condivisione con le popolazioni locali ed i portatori di interesse. Una necessità impellente anche perché, la tendenza che si prospetta nel 2022 e nei prossimi anni, è di una crescita del fenomeno degli incendi boschivi a causa della siccità prolungata che si sta verificando nell’Europa meridionale e le condizioni risultanti che hanno già causato numerosi focolai di incendi prematuri. Un altro segno evidente della crisi climatica già in atto”.

Bilancio aggressione ai siti natura 2000 e aree protette: Altri due aspetti riguardano l’aggressione in questi 14 anni 2008 al 2021 ai siti natura 2000 e alle aree protette. In particolare nei siti Natura 2000 in Campania, seppur ricordando che analizziamo un dato ampiamente sottostimato (a causa del mancatoinserimento delle superfici inferiori ai 30 ettari), sono avvenuti 333 incendi che hanno mandato in fumo circa 28.000 ettari, tenuto conto delle sovrapposizioni tra le diverse tipologie dei siti Natura 2000. Per quanto riguarda le aree protette sempre nell’arco di questi 14 anni, in Campania è andata in fumo, una superficie di 15.951,38 ettari, a causa di ben 219 incendi, che hanno interessato le aree protette. La Sicilia è la regione più colpita. Da sola rappresenta, nei 14 anni analizzati, oltre il 40% del totale della superficie percorsa dal fuoco all’interno di 38 differenti aree protette. Se la consideriamo insieme anche alle regioni Calabria e Campania arriviamo al 78% del totale della superficie bruciata all’interno di altre 22 aree protette.

Il report su www.legambiente.it

A seguire le 10 proposte di Legambiente

Le 10 proposte di Legambiente: 

  1. Gestione integrata degli incendi: è necessaria un’attività di integrazione/coordinamento, a livello regionale e nazionale, fra i settori dedicati alla previsione, prevenzione, informazione, addestramento, lotta, indagine e ricostituzione post-incendio.
  2. Pianificazione e politiche di adattamento: in attesa del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici devono essere i Piani forestali di indirizzo territoriale a integrare la pianificazione forestale con la prevenzione degli incendi boschivi
  3. Interazione con la politica agricola: per un più efficace governo degli incendi è fondamentale una integrazione della politica forestale con quella agricola.
  4. Pascolo prescritto come strumento di prevenzione: il pascolamento con specie domestiche è stato finalmente riconosciuto come tecnica per prevenire il propagarsi degli incendi o evitare che una volta innescati diventino disastrosi. Tutte le specie pascolanti, bovini, ovini e caprini possono essere utilmente impiegate. 
  5. Responsabilizzazione e coinvolgimento dei cittadini: il governo degli incendi non deve essere solo responsabilità delle istituzioni e dei tecnici del settore. I cittadini possono essere parte attiva, in primo luogo coinvolgendo il volontariato non solo nella lotta ma anche nella prevenzione. 
  6. Statistiche e catasto incendi: l’analisi delle statistiche sugli incendi è essenziale per la comprensione ed il governo del fenomeno, sebbene il sistema nazionale di raccolta dei dati forestali sia carente.
  7. Pianificazione e progettazione del ripristino ecologico e funzionale: la ricostituzione post-incendio è una fase delicata del governo incendi e deve essere affrontata con interventi e soluzioni tecniche adeguate caso per caso e non in maniera emotiva.
  8. Pianificazione urbanistica e incendi: il verde urbano è importante per migliorare il benessere dei cittadini e la qualità delle nostre città ma i piani urbanistici non tengono in considerazione il rischio legato agli incendi boschivi nelle aree urbane. Per questa ragione appare auspicabile che nei prossimi anni la pianificazione urbanistica venga informata dai piani forestali di indirizzo territoriale che identificano le aree esposte al pericolo incendi (probabilità di propagazione di grandi incendi). La stessa attenzione deve essere indirizzata alla rete stradale che svolge un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza della logistica dei mezzi di soccorso in caso di incendi di elevata intensità.
  9. Pene più severe: estendere le pene previste dal Codice Penale per il reato di incendio boschivo a qualunque tipologia di incendio. 
  10. Potenziare i presidi statali nella lotta agli incendi boschivi: investire nel potenziamento della flotta aerea pubblica, nella specialità interna al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, estendere le competenze dei Carabinieri Forestali in Sicilia. 

Coronavirus, il report nazionale: tasso d’incidenza superiore al 20%

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Diffuso sui canali del Ministero della Salute il nuovo bollettino Covid-19 in Italia:

sono 63.837 i nuovi positivi al test a fronte di 317.720 tamponi elaborati per un tasso di incidenza in lieve risalita (+0,3%) che si attesta al 20,1%. 207 le vittime, 79.499 i guariti. Lieve alleggerimento del fronte ospedaliero con una discesa di 10 posti letto in terapia intensiva e di 30 per quanto riguarda la degenza ordinaria.

Covid-19, il bollettino ordinario della Regione Campania

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La Regione Campania ha diffuso sui propri canali ufficiali il bollettino di aggiornamento pandemico da coronavirus sul territorio:

nei dati di mercoledì 27 luglio 2022, aggiornati alle 23.59 di martedì, sono 5887 i nuovi positivi a fronte di 29.419 test elaborati (di cui 24.088 antigenici e 5331 molecolari). 3 le vittime nelle ultime 48 ore con 2 deceduti in precedenza ma registrati ieri. Per quanto concerne il report di posti letto regionali: su 573 posti letto disponibili in terapia intensiva ne sono occupati 30; su 3160 posti letto disponibili in degenza ordinaria ne sono occupati 659.

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