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Napoli, nasce Italian Green Factory

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«Nasce Italian Green Factory e sarà la fabbrica verde di Napoli, un luogo dove l’innovazione sarà l’elemento cruciale per il reshoring della filiera produttiva della transizione ecologica. Un tema centrale per il futuro del Paese e dell’Europa. Riorganizzeremo gli spazi della fabbrica, puntando al massimo della sicurezza per tutti, e riassumeremo tutti i 310 lavoratori. La fabbrica sarà sostenibile moderna e nuova», dichiara Felice Granisso, amministratore delegato di Tea Tek Group.

«Le prossime saranno giornate importanti e impegnative. Ora che abbiamo costituito la newco attendiamo la convocazione da parte del Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ci segue e sta supportando costantemente l’operazione. Poi ci sarà l’incontro con le organizzazioni sindacali, che è già in agenda per il 26 luglio.

Vogliamo ringraziare tutte le istituzioni che stanno lavorando ad accelerare gli  adempimenti burocratici. La Zes, con i suoi vertici, ha dimostrato e sta dimostrando che anche da noi si può investire con tempi e procedure europee. Il Ministero, con la Sottosegretaria Bergamotto, il Vice Capo di Gabinetto Consigliere Lorenzini, l’esperto di crisi industriali Dottor Giampiero Castano, la Dirigente della Divisione Economia circolare Barbara Clementi e altri funzionari stanno seguendo passo dopo passo l’operazione. Non vediamo l’ora di iniziare».

Napoli 22 luglio 2023

Fonte e Foto: Comunicato Stampa By Lievito Consulting

Napoli, da lunedì comunicazioni alle famiglie beneficiarie della Carta Solidale INPS

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Comunicato stampa diffuso dal Comune di Napoli sui propri canali ufficiali. Questo quanto scritto dal Comune partenopeo:

Si comunica che dal giorno 24/07/2023 partiranno le comunicazioni alle famiglie beneficiarie della Carta Solidale INPS.

La competenza riservata al Comune è esclusivamente la comunicazione ai destinatari riguardante l’ammissione al beneficio. Trattandosi quindi, di procedura interamente gestita da INPS, il Comune, non è in possesso dei dati relativi alle motivazioni di esclusione dal beneficio.

Le famiglie beneficiarie di tale misura sono 31.307 e sono individuate dall’INPS sulla base dei requisiti previsti dall’articolo 2 del decreto 18 aprile 2023. In particolare la graduatoria è così composta:

1. I nuclei composti da almeno tre persone, con ISEE inferiore a € 15.000,00, con componenti nati tra il 2023 e il 31/12/2009 sono i primi in graduatoria.

2. I nuclei composti da almeno tre persone, con ISEE inferiore a € 15.000,00, con componenti nati tra il 30/12/2009 e il 31/12/2005 sono i successivi in graduatoria.

3. L’ultima parte della graduatoria è stata redatta in base alla numerosità componenti DSU non inferiore a 3 in ordine di ISEE crescente e data di nascita dei tre componenti più giovani

IN BASE ALLE CARTE ASSEGNATE AL COMUNE DI NAPOLI SONO RIENTRATI TUTTI I NUCLEI IN POSSESSO DEI REQUISITI CHE RIENTRANO NEI PRIMI DUE GRUPPI E SOLO I NUCLEI CON ISEE INFERIORE A € 4.003,00 DEL TERZO GRUPPO.

Sono stati esclusi da INPS tutti coloro che percepiscono una forma di sostegno al reddito, nonché tutti coloro che non sono residenti a Napoli.

ESCLUSIVAMENTE dal giorno 21/08/2023, in caso di mancato ricevimento della comunicazione che perverrà per posta prioritaria, sarà possibile recarsi presso gli uffici del Servizio Politiche di Inclusione e di Integrazione Sociale, siti in via Salvatore Tommasi n. 19, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 16:00 per ritirare la copia della comunicazione.

Non si forniranno informazioni telefoniche
E’ possibile sapere se si è beneficiari della misura mandando una email all’indirizzo inclusione.sociale@comune.napoli.it o una pec all’indirizzo: inclusione.sociale@pec.comune.napoli.it, corredata da documento di riconoscimento.

Non verranno prese in considerazione email o pec prive del documento di riconoscimento.

AVVISO SU ESCLUSIONI
Trattandosi di procedura interamente gestita da INPS, si comunica che il Comune di Napoli non è in possesso dei dati relativi alle motivazioni di esclusione dal beneficio. L’unico onere a carico di questo Ente è la comunicazione ai destinatari riguardante l’ammissione al beneficio”.

Tutte le ulteriori info sono reperibili sul sito ufficiale del Comune di Napoli: https://www.comune.napoli.it/cartasolidaleinps2023

Foto: Pixabay

Napoli, presentato progetto per potenziare i servizi offerti dalla Mediateca “Santa Sofia”

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Novità dal Comune di Napoli, secondo quanto diffuso dallo stesso Ente sui propri canali ufficiali: “Il progetto presentato dall’Amministrazione comunale si propone di potenziare i servizi offerti dalla Mediateca “Santa Sofia”, rientrante nella rete dei centri giovanili curati dall’Assessorato ai giovani, nel cuore della Municipalità 4 in Via S. Sofia, gestita in partenariato con l’Associazione di promozione sociale “ARTICOLO 45”, che è anche partner del progetto.

La Mediateca ospita un vastissimo patrimonio audiovisivo (film, documentari, cortometraggi), una biblioteca di cinema e di letteratura legata al cinema, e una fonoteca, che rende fruibili, a titolo gratuito, nella forma del prestito e/o della visione, della consultazione, dell’ascolto in sede; organizza e promuove iniziative culturali e formative in campo cinematografico e non solo. La biblioteca del centro si compone di 5.000 libri tematizzati su cinema e comunicazione: saggi, manuali, cataloghi, dizionari, monografie, riviste.

Sono presenti, inoltre, una sezione dedicata alla letteratura e al teatro, una sezione di poesia, la sezione sull’arte e un’ampia raccolta di narrativa, classica e soprattutto contemporanea. In particolare, il progetto “Juke Book: diamo voce ai libri!” prevede:- il potenziamento delle attività già in essere (tutela e gestione del patrimonio audiovisivo e librario conservato nella Mediateca, ivi compreso il prestito dello stesso; consulenza e informazione bibliografica, ecc.);
– laboratori di lettura e scrittura creativa;
– laboratorio artistico incentrato, vista la specificità del luogo e la vocazione dello stesso, sulla cinematografia con la realizzazione di una masterclass che preveda la lettura, lo studio di testi sulla cinematografia con la realizzazione di un’esperienza con professionisti del settore, ma anche la realizzazione di rappresentazioni teatrali del target;
– laboratori di realizzazione di audio book.

Le biblioteche rappresentano un  luogo di incontro e di scambio culturale fondamentale per la realtà giovanile del nostro territorio –spiega l’Assessora ai Giovani, Chiara Marciani– Per questo vogliamo cogliere l’importante opportunità data dall’Avviso “Giovani in biblioteca” per rendere gli spazi della Mediateca più inclusivi, attrattivi, innovativi e accessibili, proponendo nuove offerte culturali e  nuove iniziative volte all’incontro e alla socializzazione  dei giovani, affinché diventi sempre più uno spazio di aggregazione giovanile della nostra Città” .

Foto: Pixabay

Napoli, nuove corsie per i taxi in sosta

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Comunicato stampa diffuso dal Comune di Napoli sul proprio sito ufficiale: “Sono state realizzate, sia in Piazza Garibaldi che al Molo Beverello, le corsie predisposte per consentire l’incolonnamento dei taxi in sosta in attesa di caricare i passeggeri. 


Dopo le pattuglie della Polizia Locale che effettuano servizio davanti alla Stazione Centrale ed al Porto, si tratta di uno degli ulteriori interventi decisi dall’Amministrazione comunale e dal Prefetto per assegnare le corse taxi ai passeggeri in attesa secondo l’ordine di arrivo”.

Foto: Pixabay

Emilia-Romagna, dissesto idrogeologico: parla il Presidente dell’Ordine dei Geologi

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“Ricostruire velocemente e mettere in sicurezza il territorio, sono le parole d’ordine di questi giorni, nella realtà sembra andare tutto a rilento. Prima l’ordinanza 1010 del dipartimento di Protezione Civile del 22 giugno 2023, poi il Decreto legge 5 luglio 2023, n. 88 e la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo a Commissario straordinario alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi a far data dal 1° maggio 2023 che resterà in carica sino al 30 giugno 2024. Speriamo in una accelerazione e a degli sviluppi concreti, alla possibilità di intervenire il prima possibile su un territorio devastato; se non si interviene prima delle piogge, e siamo già a fine luglio, il numero degli attuali sfollati raddoppierà.  Oggi è il 20 luglio, due mesi fa in Romagna avevamo appena passato il secondo evento METEO-IDROGEOLOGICO del 16 e 17 maggio con fiumi straripati e frane in montagna, noi romagnoli immaginavamo qualcosa di difficile, sicuramente non una apocalisse, la memoria anche in questo caso ci ha tradito. Parlo della memoria, che ci avrebbe dovuto ricordare quanto accaduto nel 1939, le cronache di allora, e la memoria di tutte le situazioni di criticità succedutesi negli anni”. Lo ha affermato Paride Antolini, Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna.  

“L’enorme quantità di pioggia dello scorso maggio, superiore anche a quella del 1939, non ci esime però dal lanciare l’ennesimo appello (forse inutile) per una maggiore attenzione nella gestione del nostro territorio e di adeguarci a quelli che sembrano gli standard futuri del clima. Se continuiamo a invocare quali principali problemi la pulizia dei fiumi e l’eliminazione delle Nutrie, delle Volpi, dei Tassi, degli Istrici e l’innalzamento degli argini sicuramente non abbiamo capito nulla  – ha continuato Antolini – e ci prepariamo al prossimo catastrofico evento. Il vero tema è “dare spazio all’acqua, dare spazio ai fiumi”, e imparare a convivere con un sistema molto complesso, solo così possiamo affrontare il futuro e continuare ad interagire con il territorio.

Nello stesso tempo occorre una attenta valutazione per rimediare agli errori del passato e, soprattutto, una attenta analisi sulle aree edificate e in previsione edificatoria situate in prossimità dei fiumi. A monte della via Emilia le aree allagabili, i così detti “terrazzi alluvionali di fondovalle” formati dai depositi dei fiumi negli ultimi 2000 anni, devono mantenere una destinazione agricola e non essere interessati da costruzioni. Queste aree classificate, nella carta geologica regionale, con la sigla AES8a, devono essere mantenute libere da edifici, e costituire aree di laminazione naturale per i fiumi. 

Da ora in avanti occorre un energico intervento sulla pianificazione, una revisione generale delle previsioni di sviluppo scegliendo o, meglio, imponendo il massimo rigore”.

Fonte: Comunicato Stampa Addetto Stampa Geologi Emilia-Romagna

Concluso il progetto “Cinquanta senza C”: coinvolti vari Presidi Ospedalieri del napoletano

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Si è concluso “Cinquanta senza C”, progetto di eradicazione intraospedaliero promosso dalla ASL Napoli 2 Nord in partnership con il provider Letscom E3, con l’obiettivo di effettuare screening per la ricerca del virus dell’epatite C in tutti i pazienti con età superiore ai 50 anni ricoverati presso i Presidi Ospedalieri della ASL Napoli 2 Nord: Santa Maria delle Grazie (Pozzuoli), Gaetanina Scotto (Procida), Civile San Giuliano (Giugliano), San Giovanni di Dio (Frattamaggiore) e Anna Rizzoli (Ischia). Il progetto realizzato con il contributo non condizionante di AbbVie S.r.l. e di Gilead Science S.r.l, ha visto il coordinamento scientifico affidato alla dottoressa Maria D’Antò, responsabile del Centro prescrittore farmaci anti Hcv ASL Napoli 2 Nord e dell’Unità operativa semplice di Epatologia presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Come ha ricordato la dottoressa D’Antò: “Il progetto nasce per ricercare il virus dell’epatite C nella fascia di popolazione con più di 50 anni al momento non rientrante nel piano di screening nazionale previsto dal Decreto Milleproroghe del 2019 (che prevede test gratuiti per i nati tra il 1969 e il 1989 e nelle popolazioni speciali, ovvero carcerati, tossicodipendenti senza limiti di età). Tenuto conto della vastità territoriale e della densità abitativa della nostra azienda abbiamo pensato allora di ricercare il sommerso, screenando anche gli utenti che avessero più di 50 anni, ricoverati negli ospedali della nostra ASL. Tutto questo è stato possibile grazie al supporto diretto della Direzione Strategica che ha fortemente voluto la realizzazione del progetto, dimostrando grande lungimiranza e impegno verso la propria utenza”.

Al fine di ottimizzare i processi di screening e le risorse disponibili, è stato importante l’apporto fattivo del dottor Salvatore Maddaluno, della UOC laboratorio analisi dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, e della dottoressa Loredana Barbato, Responsabile Biologia Molecolare dello stesso laboratorio, che hanno predisposto un protocollo operativo inserendo la modalità “reflex” grazie alla quale, da un unico prelievo di sangue, è possibile valutare prima la presenza di anticorpi del virus C e successivamente, in caso di risultato positivo, senza richiamare il paziente a nuova visita, di verificare la quantificazione RNA. Il percorso progettuale ha interessato in un primo step il Presidio Ospedaliero di Giugliano, con il coinvolgimento della UOC Patologia Clinica diretta dalla Dr.ssa Imma Piccirillo, successivamente è stato inserito anche il Presidio di Frattamaggiore con la UOC Patologia Clinica del dottor Luigi Reccia. Hanno completato il percorso i Presidi delle isole di Ischia e Procida.

Nel complesso sono stati screenati 7.500 pazienti di cui: 500 sono risultati positivi all’anticorpo, 150 sono risultati viremici e, di questi, 90 sono stati messi in trattamento. A dati vanno aggiunti 40 decessi per altre cause, 10 pazienti che hanno rifiutato la terapia e altri 10 che sono poi risultati irreperibili al momento del richiamo.

Secondo la responsabile scientifica “Questi risultati hanno permesso di screenare nell’ospedale la popolazione dei ricoverati con reflex test secondo il gold standard degli screening stessi: il 90% di questa popolazione costituito da pazienti a transaminasi normali, quindi pazienti con fegato sano, con un grado di fibrosi F0-F1 al Fibroscan, a dimostrazione che il virus è stato scoperto in pazienti completamente asintomatici ma con possibilità infettarne altri. Se consideriamo che non potrà mai esserci un vaccino per l’epatite C ha precisato ancora la coordinatrice del progetto – è importante far emergere il sommerso, come fatto in questo progetto, solo così riusciremo a raggiungere gli obiettivi dell’Organizzazione mondiale della sanità, cioè ridurre quanto più la circolazione del virus C e arrivare alla sua eradicazione”.

Per il Direttore Generale della ASL Napoli 2 Nord, Dott. Mario Iervolino,“Quanto ottenuto rappresenta un notevole risultato di squadra, frutto del lavoro sinergico svolto dalle Direzioni mediche di Presidio e dalla rete aziendale dei laboratori di patologia clinica, a conferma del valore assoluto dei nostri operatori e della Dirigenza. Tutto ciò consente all’ASL Napoli 2 Nord di essere avanti rispetto alle indicazioni generali e di rafforzare il concetto olistico di salute che è il fulcro intorno al quale stiamo costruendo i servizi dell’Azienda”.

Fonte: Comunicato Stampa Letscom E3

Foto: Pixabay

Record di caldo e notti tropicali: l’analisi di Legambiente

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Record di caldo, ondate di calore,  notti tropicali: l’impatto dei cambiamenti climatici è sotto gli occhi di tutti e i dati sull’accelerazione di questi fenomeni sono sempre più preoccupanti. 

A Napoli si registra un incremento della temperatura media rispetto al valore climatico. Nel 2021 il valore di temperatura medio annuo a Napoli è stato di 17 gradi con un aumento di 0,5 gradi rispetto al valore climatico del periodo 1981-2010 e ben +1,1 gradi se si guarda al periodo 1971-2000.

Altro dato significativo è quello del numero di notti tropicali, ovvero quando la temperatura notturna non scende al di sotto dei 20°C. Nel 2021 sono state 70 notti tropicali nella città di Napoli, con un incremento del 13% rispetto all’ultimo dato del 2019 mentre l’ aumento è ancora maggiore pari  a 15,2% di notti rispetto al periodo 2006-2015. Inoltre, Heat Index, o indice di calore, che consente di stimare il livello di disagio fisiologico avvertito durante la stagione estiva, ha evidenziato uno stato di allerta per rischio legato alla salute con un giudizio che va dalla cautela alla estrema cautela mostra per il 68% delle giornate del mese di luglio.

A scattare la fotografia è Legambiente che ha analizzato gli impatti che la crisi climatica ha sulle aree urbane e sul territorio campano  per chiedere di accelerare le politiche di adattamento al clima, a livello nazionale e locale.

Dal 2010 al 2022 la Campania ha registrato 93 eventi estremi tra cui 29 trombe d’aria, 38 da allagamenti da piogge intense e 15 danni al patrimonio 

Secondo il Rapporto “Analisi del rischio – I cambiamenti climatici della Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici),nella città di Napoli, con uno scenario caratterizzato dall’attuazione di politiche climatiche, si prevede un aumento di temperatura media di 2°C con 50 giorni l’anno di ondate di calore in più rispetto ad oggi (quasi due mesi in più di caldo estremo) dato che senza interventi adeguati arriverebbe a 5gradiPiogge intense che fino ad oggi si sono verificate ogni 10 anni, potrebbero verificarsi ogni 4. E sulla città gravano le criticità legate al difficile drenaggio di acqua piovana. Il problema degli allagamenti è reso ancora più grave dall’alto grado di impermeabilizzazione del suolo e dal fatto che Napoli è fra i comuni italiani con la più alta percentuale di superficie artificiale, pari al 63%. Tutto questo porta a impatti secondari: voragini sulle strade ed edifici meno stabili per effetto di perdite della rete di drenaggio, infiltrazione di acque piovane dalla superficie e conseguente erosione del sottosuolo. La città è, dunque, particolarmente vulnerabile rispetto agli impatti del cambiamento climatico.

“I dati presentati sono eloquenti – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania– e non sono purtroppo relativi ad un’estate eccezionalmente calda. Le ondate di calore, le temperature sopra la media stagionale e le notti tropicali secondo l’allarme lanciato dall’Onu continueranno ad aumentare rendendo roventi le nostre estati. Per questo bisogna che le  nostre città anche in Campania, e Napoli per prima, si attrezzino al più presto con un piano di interventi di adattamento a un clima che è già cambiato. Le conseguenze sono misurabili anche dall’aumento delle richieste di intervento al personale sanitario dovute al numero di malori da caldo estremo.– conclude Mariateresa Imparato, di Legambiente – Questo contesto ci impone un cambio radicale, servono al più presto azioni concrete per  migliorare la qualità della vita dei cittadini.  Sono urgenti e necessari interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni e  l’incremento di infrastrutture verdi per fermare il consumo di suolo.  Insomma un vero e proprio manifesto delle priorità da mettere in campo per una sfida al clima non da guerra apocalittica, ma come la grande opportunità per accelerare e stimolare la transizione ecologica  nelle nostre città”.

Fonte: Comunicato Stampa Legambiente

Campania, non si arrestano le ondate di calore: possibili temperature oltre i 40-41 gradi

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Proseguono le ondate di calore sul territorio campano, di seguito la nota della Protezione Civile regionale sui propri canali: “La Protezione Civile della Campania, sulla base delle valutazioni del Centro Funzionale, ha prorogato il vigente avviso di ondate di calore almeno fino alle 14 di sabato 22 luglio.

Su tutta la regione si prevedono ancora temperature molto al di sopra dei valori medi stagionali (circa 7-9 gradi in più rispetto agli standard del periodo) con valori che potranno superare i 40-41 gradi e un tasso di umidità che, soprattutto nelle ore serali e notturne, potrà superare anche l’80 per cento e in condizioni di scarsa ventilazione.

La Sala Operativa regionale invita i sindaci di tutti i Comuni interessati e gli enti competenti a porre in essere le procedure di propria pertinenza relative alla vigilanza per le fasce fragili della popolazione.

Si raccomanda di non uscire nelle ore più calde della giornata, di non esporsi al sole o praticare attività all’esterno e di limitare gli spostamenti con l’auto. Particolare attenzione devono prestare i cardiopatici, gli anziani, i bambini e i soggetti a rischio. Tenere sempre correttamente arieggiati gli ambienti. Provvedere a tenersi idratati bevendo acqua. Prestare attenzione anche agli animali domestici.

Per approfondimenti sulla prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore è possibile consultare il sito https://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp“.

Foto: Pixabay

Napoli, installata sulla spiaggia della Rotonda Diaz la pedana per persone con disabilità

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Novità dal Comune di Napoli, secondo quanto ha informato lo stesso Ente con un comunicato stampa diffuso sul proprio sito ufficiale: “E’ stata installata questa mattina sulla spiaggia pubblica della Rotonda Diaz (nota come Mappatella Beach) la prima pedana che consente alle persone con disabilità e a quelle con difficoltà motoria di praticare la spiaggia fino al mare grazie al progetto “Arrevota in spiaggia” che mira alla rifunzionalizzazione degli arenili per garantire l’accessibilità al mare.

Con una spesa di circa 40mila euro, è stata allestita una pedana di  220 mq che conduce in acqua. Sono state allestite inoltre nuove doccette a servizio di questa utenza specifica.

Oggi è una bella giornata per Napoli –ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali Luca Fella Trapanese–  e un giorno importante per  i napoletani ai quali vanno garantiti pari diritti e opportunità, e anche la possibilità di godere di una giornata in spiaggia rientra tra questi.
La pedana sulla spiaggia della Rotonda Diaz  è solo un primo passo; siamo riusciti a realizzare questo progetto grazie ad un finanziamento della Regione Campania e ad un lavoro di squadra con gli Assessori al Turismo, Teresa Armato, e  alle Infrastrutture, Edoardo Cosenza. Stiamo lavorando quotidianamente per rendere la nostra città accessibile ed accogliente garantendo maggiori servizi alle persone più fragili” .

Capri, lanciata la pratica Zero Waste da Marevivo

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Il 5 maggio 1985 nacque a Capri la nostra Associazione, mettendo in atto la sua prima azione di pulizia della Via Krupp e su scogli e fondali di Marina Piccola: fummo i primi in Italia, in contemporanea con un gruppo di attivisti in California”, racconta Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo. “L’isola portò fortuna e questa moda si diffuse ovunque, creando un effetto domino. Oggi milioni di persone si mobilitano per tutelare e ripristinare la bellezza e l’integrità dell’ambiente.” 

Seguì un coinvolgimento da parte dei Sindaci riuniti nell’ANCIM – Associazione Nazionale Comuni Isole Minori. Presidente dell’epoca era il Sindaco di Capri. Tutti insieme firmarono un’Ordinanza per proibire i vuoti a perdere sui loro territori. Era il 1987. La proposta lanciata da Marevivo fu un grande successo, purtroppo fermato da un ricorso al Tar da parte dei fabbricanti di plastica. Ma il laboratorio di idee e iniziative sull’isola continuò a sperimentare nuovi progetti per la salvaguardia del mare. Da “Sole vento e mare, energie rinnovabili e paesaggio” per la transizione energetica a “Delfini Guardiani delle Isole”, progetto di educazione ambientale sul territorio indirizzato ai giovani isolani.

Proprio a Capri Marevivo ha promosso l’uso della borraccia e con l’inaugurazione della nuova Sede Operativa a Marina Piccola ospitati da Capri Hydro, centro dove si pratica lo sport della canoa, l’Associazione chiede di fare un passo in più, sensibilizzando i cittadini e turisti sulla riduzione dell’utilizzo sconsiderato di bicchieri usa e getta. Adottare questa piccola abitudine di portare con se’ un bicchiere riutilizzabile,  fatta da milioni di persone, può fare una grande differenza.

Presenti all’appuntamento, accolti da Rosalba Giugni presidente di Marevivo e da Alessandro Miccio responsabile della sede operativa, i principali rappresentanti del mondo caprese: dal Comune con l’Assessore Paola Mazzina, madrina dell’evento, alla Chiesa con il Parroco Don Pasquale Irolla, che ha benedetto la neonata sede operativa e il giovane Vice Parroco Don Nello D’Alessio. Ancora il Comandante del Porto Emanuele Colombo e il Direttore della Certosa e Sovrintendente della Grotta Azzurra Pierfrancesco Talamo, lo scrittore Renato Esposito, il musicista Riccardo Pecoraro, Pina Vuotto in rappresentanza delle scuole e gli imprenditori dell’isola Gianfranco e Laura Morgano, la stilista Luisa Beccaria e Maria Elena Aprea che ha donato un ciondolo d’argento della sua gioielleria Chantecler al bicchiere più in linea con lo spirito dell’iniziativa.

Ci sono tutte le premesse per far sì che anche questa semplice pratica, proposta da Marevivo, possa diventare una moda che sia d’esempio per promuovere un’economia circolare necessaria per uscire dalla crisi climatica globale nella quale siamo immersi.

“Dobbiamo fare i conti con la sostenibilità e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”, ha dichiarato l’Assessore Mazzina.

Il Mare e l’Ambiente esigono una transizione ecologica collettiva. Ogni passo in questa direzione è fondamentale perché anche un piccolo gesto può portare un grande risultato.

Fonte e Foto: Comunicato Comunicazione e Ufficio Stampa Marevivo

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