MELITO/AVERSA – Nel gennaio del 2021 assaltarono un furgone portavalori nei pressi dell’Ufficio Postale “Melito 1”: con il volto coperto e armati di pistole e fucile, in due minacciarono le guardie giurate, impossessandosi del veicolo e portando via un plico contenente 50mila euro e la pistola d’ordinanza di una delle guardie giurate.
Nei giorni scorsi, la seconda sezione della Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso presentato da Roberto Lametta di Mugnano e Arcangelo Meles, 39enne aversano, ritenuti responsabili di quell’assalto. La Corte di Appello li aveva già condannati: a Lametta erano stati inflitti 12 anni di reclusione e 4000 euro di multa e a Meles 10 anni e 3700 euro di multa.
Per la Suprema Corte i ricorsi presentati dai legali sono infondati perché “la lamentata violazione del diritto alla prova non sussiste, giacché il giudice può esercitare il potere di disporre d’ufficio l’assunzione di nuovi mezzi di prova che le parti avrebbero potuto richiedere e non hanno richiesto”. (Foto di repertorio)
