Vaccinazione anti-Covid raccomandata alle future mamme in ogni momento dell’attesa. “Si tratta di un vaccino che contiene mRna, non il virus, e quindi non vi sono motivi biologici che controindicano il suo utilizzo in qualunque fase della gravidanza. Non ci sono ragioni per ritenere che il vaccino aumenti il rischio teratogeno“, cioè di malformazioni, “e vi è documentazione che non aumenta il rischio di aborto nel primo trimestre”.
Lo puntualizza la Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia) insieme alle confederate Aogoi-Agui-Agite, dopo la circolare ministeriale che consiglia l’immunizzazione Covid-19 nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza, con il suggerimento, “relativamente al primo trimestre”, di prendere la vaccinazione “in considerazione – recita il testo – dopo valutazione dei potenziali benefici e dei potenziali rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento“.