SALERNO – Si è difeso Francesco Alfieri. L’ex presidente della Provincia ha chiarito la sua posizione rispondendo alle domande del gip, alla presenza del pubblico ministero e dei suoi due legali, gli avvocati Domenicoantonio D’Alessandro e Agostino De Caro.
I legali hanno rimarcato di aver avuto pochissimi giorni per presentare le prove utili a suffragare quanto dichiarato dall’indagato ed hanno preannunciato di presentare i riscontri e la documentazione per chiedere una diversa misura cautelare meno afflittiva. L’auspicio dei difensori è che al termine dell’interrogatorio possano essere concessi all’indagato gli arresti domiciliari. Alfieri sarebbe provato dalla detenzione nel carcere di Fuorni. L’interrogatorio dell’ex sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno è durato alcune ore. E’ stato arrestato la scorsa settimana dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno per turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. L’operazione ha visto coinvolti altri cinque indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura per due gare d’appalto relative alla pubblica illuminazione del Comune, manipolate al ribasso per favorire la Dervit spa che a sua volta avrebbe concesso subappalti all’azienda di famiglia degli Alfieri. Accuse rigettate dall’ex amministratore.
gmm