CALVI RISORTA – Chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dei quattordici imputati accusati a vario titolo di Intestazione fittizia di beni e turbata libertà degli incanti, aggravati da finalità mafiose, falso, riciclaggio, false informazioni al pm, favoreggiamento, anch’essi aggravati da finalità mafiose.
Questa mattina il pubblico ministero Maurizio Giordano della Dda ha chiesto il processo per gli imprenditori Tullio Iorio 50 anni di Villa di Briano, Raffaele Pezzella 59 anni di Caserta, per Piero Cappello 61 anni di Piedimonte Matese, Giuliano Cipro 50 anni di Calvi Risorta, Carlo D’Amore 46 anni di San Prisco, Teresa D’Alessandro 42 anni di Caserta, Gennaro D’Ascenzio 38 anni di Ercolano, Carlo De Caprio 65 anni di Presenzano, Francesco Di Fiore 44 anni di Roccadaspide, Massimo Di Stefano 67 anni di Presenzano, Giovanni Rosario Lombardi 46 anni di Calvi Risorta, Giuseppe Napoletano 41 anni di Casal di Principe, Carmine Petrillo 43 anni di Caserta, Francesco Verazzo 64 anni di Capua.
Nessuno ha chiesto riti alternativi nell’udienza celebrata davanti al gup Marcello De Chiara del tribunale di Napoli, che ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Calvi Risorta. L’udienza è stata aggiornata al 15 di gennaio per le discussioni dei difensori gli avvocati Giuseppe Stellato e Claudio Sgambato, quest’ultimo sostituito oggi dall’avvocato Gennaro Ciero, degli avvocati Ferdinando Letizia, Angelo Raucci, Vincenzo Alesci, Giuseppe De Angelis, Caterina Maria Rosaria Ursillo e dell’avvocato Federico Conte.
Al centro dell’indagine della Dda gli appalti per la manutenzione straordinaria della viabilità delle strade interne di Calvi Risorta e il loro collegamento con la Casilina e la Provinciale 194 e l’appalto per la ristrutturazione, l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico del complesso scolastico Cales. I due imprenditori Pezzella e Iorio, secondo l’accusa, avrebbero intestato le quote societarie della Costruzioni generali srl e la Comed a dei prestanome per aggirare la normativa antimafia. (Nei riquadri l’ex sindaco Giovanni Lombardi e l’allora dirigente dell’Ufficio tecnico di Calvi Risorta, Piero Cappello)
Giovanni Maria Mascia