Nella serata di sabato, verso le ore 21, le volanti intervenivano presso uno dei bar della zona portuale, ove era stata segnalata la presenza di un uomo riverso a terra, incosciente, in seguito ad una aggressione subita pochi minuti prima. Gli operatori, giunti sul posto, verificavano la veridicità della segnalazione, rintracciando effettivamente, sul marciapiede davanti al bar, il giovane aggredito, in stato di incoscienza.
Quest’ultimo – un cittadino italiano di 30 anni, identificato tramite patente di guida – presentava una vistosa ferita lacero-contusa con fuoriuscita di sangue e tumefazione all’occhio sinistro. A pochi metri veniva rintracciato anche il presunto aggressore, un cittadino americano di 20 anni, in stato di agitazione, e con escoriazioni al volto ed alle mani, segni evidenti della precedente colluttazione.
Sul posto erano presenti anche numerosi testimoni dell’aggressione, i quali fornivano agli operatori un resoconto dettagliato e univoco in merito alla dinamica dei fatti. In base a quanto riferito, i due ragazzi stavano trascorrendo la serata seduti allo stesso tavolo del bar, chiacchierando tranquillamente.
All’improvviso, per motivi ancora da accertare, probabilmente legati all’eccessivo consumo di bevande alcoliche, i due iniziavano a litigare, ed il ragazzo americano si scagliava contro l’altro uomo, colpendolo con dei pugni violenti al volto. A causa dei colpi ricevuti, l’aggredito perdeva i sensi; nonostante ciò, la controparte continuava nella sua condotta violenta.
Percepita la gravità della situazione, e il pericolo che stava correndo il ragazzo a terra, le persone presenti si avventavano sul giovane americano e lo placcavano con forza, provvedendo subito dopo a chiamare i soccorsi. A seguito dell’accaduto, l’aggredito veniva trasportato in ospedale in codice rosso, dove gli venivano riscontrate numerose fratture al naso, allo zigomo ed alla parete orbitale.
Il soggetto, al momento, pur non essendo in pericolo di morte, risulta in prognosi riservata, in attesa di compiere ulteriori accertamenti medici. L’aggressore, invece, dai primi controlli, risultava positivo ai cannabinoidi, con un tasso alcolico di quasi 3 gr/l, e veniva refertato con 3 giorni di prognosi per lievi escoriazioni.
Una volta terminati gli accertamenti medici, gli operatori delle Volanti, con l’ausilio di personale della squadra Mobile, provvedevano ad arrestarlo per il reato di lesioni gravi e, su disposizione dell’A.G., lo traducevano presso il carcere di Montacuto in attesa dell’udienza di convalida.