I poliziotti della Questura di Ancona, Sezione Antidroga, nel pomeriggio di ieri hanno arrestato un giovane cittadino albanese, clandestino nel territorio dello Stato italiano, trovato in possesso di 104 involucri di cocaina pari a quasi un etto e mezzo di polvere bianca purissima nonché circa due etti di hashish, corrispondente a due panetti di stupefacente, che sul mercato dorico avrebbe fruttato complessivamente circa 17.000 euro.
Gli investigatori della Questura di Ancona, da tempo avevano avuto contezza della fiorente attività di spaccio intrapresa dal giovane albanese, tuttavia non erano mai riusciti ad intercettarlo, essendo lo stesso sfuggente per il fatto di essere privo di una fissa dimora nel territorio italiano (quindi clandestino). Unico indizio noto agli inquirenti, che lo stesso era solito spostarsi a bordo di autovetture prese di volta in volta a noleggio.
Ieri pomeriggio, dopo l’ennesimo servizio di appostamento nelle zone da lui frequentate per l’attività di spaccio, i poliziotti lo hanno visto transitare a bordo di una Citroen C1 presa a noleggio.
L’auto sospetta veniva seguita dalle auto civetta della Squadra Mobile fino alla strada per il Monte Conero. Il giovane, a bordo dell’auto, veniva fermato pochi chilometri dopo e sottoposto ad una minuziosa perquisizione personale e del veicolo che dava esito positivo in quanto, all’interno del rivestimento della portiera, gli agenti rinvenivano 104 dosi di cocaina.
Tra gli effetti personali del giovane, si rinvenivano anche 4000 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio e un foglio manoscritto riepilogativo dell’attività illecita che indicava come volume di affari la cifra di 150.000 euro, nonché una bilancia di precisione e materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente.
Non appena scoperto l’indirizzo provvisorio del domicilio, gli agenti si sono portati ad estendere la perquisizione anche a livello locale e, all’interno dell’abitazione, dentro un cappello sopra una mensola, hanno rinvenuto anche quasi due etti di hashish.
Visti i gravi indizi di colpevolezza, il giovane veniva tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, collocato in carcere a Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la convalida dell’arresto e l’interrogatorio a cui sarà sottoposto.