Quando la storia si intreccia con i prodotti, la cultura e l’amore per preservarli al meglio, possono nascere delle sinergie da far invidia a tutto il mondo. Parte da questo assunto la bellissima avventura della Masseria Frattasi, un’oasi di pace e serenità ai piedi del Taburno, cantato da Virgilio nell’Eneide e nelle Georgiche. Un edificio del Settecento, perfettamente conservato dai proprietari, la famiglia Clemente titolare dell’azienda vinicola che coccola i vigneti di Falanghina e di Aglianico.
Le varietà di vite coltivate sono quelle tipiche del Sannio Caudino. Proprio sotto al Taburno sopravvisse la varietà falanghina negli anni della filossera e qui nel punto più meridionale del massiccio calcareo negli anni Sessanta era rimasta l’unica enclave coltivata. Ancora oggi, nel Sannio, dire Falanghina di Bonea significa parlare della migliore e più rinomata qualità del vitigno.
L’azienda si sviluppa nella masseria vera e propria, corredata da una splendida nuova cantina di oltre mille metri quadrati, realizzata con i più sofisticati materiali della scienza enologica e con rivestimenti esterni in basoli di calcare bianco. La famiglia Clemente ha dato inizio al rinascimento viticolo della zona: ha fatto conoscere la Falanghina, il vitigno a bacca bianca più antico d’Europa, in tutti mercati del mondo, dal Giappone alla Svezia, da Phoenix a Tokyo, da San Diego al Cairo, producendo poi anche olio e grappa d’altissima qualità. Una storia fantastica, che affonda le radici in tutto il territorio beneventano, che verrà raccontata nel documentario “Viticoltura eroica e di montagna” di Masseria Frattasi in onda su Rai Tre alle 18.30 durante il noto programma Geo&Geo, ennesimo riconoscimento di un lavoro fatto di professionalità e passione, davvero eccezionale da parte di Pasquale Clemente.
