NAPOLI – Comincia stamattina il maxiprocesso a carico di 43 tra “Disoccupati 7 Novembre” e “Cantiere167 Scampia”, militanti del SI Cobas e del Laboratorio Politico Iskra, con a loro carico una mole di capi d’imputazione, tra cui: manifestazione senza preavviso, resistenza aggravata, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento.
L’indagine è il frutto di un “accorpamento” in un unico fascicolo di 9 distinte manifestazioni – avvenute tra il 22 dicembre 2022 e il 24 marzo 2023 – cioè durante i 3 mesi di mobilitazione straordinaria indetta dai disoccupati e dalle disoccupate in risposta alla fuga delle istituzioni e ai continui rinvii dei tavoli d’incontro necessari per portare a chiusura una vertenza quasi decennale! La Procura, pur non esplicitamente equiparando la lotta dei disoccupati a un’effettiva associazione per delinquere, utilizza lo “stratagemma” di cumulare in un solo processo una serie di eventi e di fatti distinti tra loro al solo scopo di incrementare il teorema accusatorio e ipotizzare pene più severe. Per gli imputati “l’obiettivo dello Stato è dividere le lotte proletarie, costruendo una cortina di filo spinato tra lavoratori/trici e disoccupati/e e tra questi e tutti gli altri segmenti della classe oppressa”.
E, proprio a causa dell’avvio del processo, è partito poco fa un corteo di protesta che raggiungerà l’aula bunker del Carcere di Poggioreale.