Santa Maria Capua Vetere. Salvata dagli agenti penitenziari che hanno ascoltato le urla disperate di un’infermiera in servizio nel carcere Uccella di Santa Maria Capua Vetere, mentre veniva aggredita da alcuni detenuti.
La donna sotto choc ha fatto sapere che non tornerà più a prestare servizio nell’istituto penitenziario. Il delegato alla Sanità della Cgil Ciro Vettone ha chiesto un urgente incontro con il Prefetto. Il grave episodio avvenuto nel carcere Uccella non è isolato, il sindacalista ha menzionato anche l’aggressione avvenuta al Rems di Calvi Risorta, la Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza per detenuti con problemi psichiatrici, dove si è verificata un’aggressione al personale infermieristico e l’episodio di violenza dello scorso fine settimana alla Guardia medica di Mondragone. Vettone, che ha espresso “vicinanza e solidarietà alla collega”, ha pochi dubbi sulle cause di questo stato di tensione e aggressività “gli episodi di violenza sono la diretta conseguenza della carenza di personale. Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ci sono ben mille detenuti e mancano gli agenti di custodia. La collega è stata salvata per miracolo”. Il sindacalista ha fatto sapere che gli operatori sanitari in servizio al carcere Uccella e al Rems di Calvi hanno chiesto il trasferimento ei i nuovi assunti si rifiutano di prestare servizio in queste strutture.