Mozart, Bethoven, Bach, Verdi e la platea sarà per famiglie, bambini, persone scappate dalla guerra in Ucraina. Suonerà anche un trio ucraino ed in platea i profughi di guerra!
Salvatore Elia (Direttore Artistico di Nuove Consonanze) : “ Il volo di una foglia è nota musicale. Il cadere di una pioggia è nota musicale. Il battito di un cuore è nota musicale. E noi Venerdì, alle ore 19 e 30 faremo sentire questo, perché il suono delle bombe non è nota musicale. Daremo la possibilità a quei bambini, alle loro famiglie di riappropriarsi del bello, della musica. In platea dunque ci saranno loro: i profughi oggi nostri concittadini!”.
Venerdì – Ore 19 e 30 – Chiesa – San Pietro Apostolo – Via Calabria Acerra: “Pace – La Musica per far dimenticare il frastuono delle bombe in Ucraina!”.
“Poche settimane fa loro sentivano sirene, bombe. Quella non era arte, non era musica ed allora abbiamo deciso di suonare per loro e con loro. Venerdì sera, alle ore 19 e 30 la nostra orchestra suonerà avendo in platea ad ascoltare, quelle famiglie scappate dalle zone di guerra. Pensiamo ad esempio ai bambini! Quei bambini rischiano di perdere il bello, di non sentire la musica e la musica è pace. Ed allora l’orchestra della nostra associazione “L’associazione Nuove Consonanze Onlus”, suonerà Verdi, Bach, Mozart, ma anche le classiche napoletane per dare l’opportunità a quei ragazzi e alle loro famiglie di almeno cercare di dimenticare il suono delle bombe, le sirene, per far ritornare invece il suono delle note musicali e dare così armonia”. Lo ha affermato Salvatore Elia, Direttore Artistico dell’Associazione “Nuove Consonanze”.
Una storia nella grande storia!
“Si in effetti è così perché Nuove Consonanze nasce da un’idea di alcuni musicisti con l’intento di formare, tutelare, promuovere e valorizzare l’ambito d’interesse artistico-culturale su questo territorio attirando i giovani.
Ed è stato un successo perché siamo riusciti, nel nostro piccolo – ha continuato Elia – a partecipare ad eventi importanti come TELETHON che dal 2010 è diventato un appuntamento fisso così come alla “Settimana del Benessere Psicologico” che ogni anno viene svolta in collaborazione con i comuni e l’Ordine degli Psicologi. E sono stati altrettanto importanti i progetti sperimentali svolti in ambito scolastico uno fra tutti la partecipazione alla Settimana della Musica promossa dall’Amministrazione Comunale acerrana in virtù della propria tradizione musicale e bandistica.
Ed è proprio da questo lavoro svolto con i ragazzi delle scuole dell’hinterland napoletano e sull’intento di dare visibilità e spazio a tanti musicisti del territorio e amanti della buona musica che è nato il progetto del “coro polifonico”. Molti i maestri di banda che si sono appassionati alla visione dell’associazione: far sì che la musica possa diventare, per le generazioni, un territorio comune utilizzando lo stesso linguaggio.
Il progetto di animazione musicale, autofinanziato dall’Associazione Nuove Consonanze Onlus nasce e si sviluppa sull’eredità musicale acerrana e ha lo scopo non solo di avviare minori e anziani alla pratica del canto corale, consolidando le eventuali conoscenze musicali già in loro possesso, ma ha anche l’obiettivo di rivalutare al contempo il rapporto intergenerazionale e la tradizione musicale propria della città di Acerra.
Il cuore del progetto, avviato un anno fa, si sviluppa attraverso un ciclo di lezioni a cadenza settimanale che propongono sia gli elementi fondamentali ed indispensabili della tecnica vocale, che una serie di brani di repertorio per coro adeguato alle capacità dei partecipanti. Il coro è sostenuto da un’orchestra di fiati e percussioni. Il repertorio ha avuto modo di ampliarsi col tempo e in base alle occasioni legate al calendario di eventi a cui l’associazione ha partecipato. La stagione invernale ha visto esibire il coro in Provincia di Napoli e Benevento. Per gli eventi a venire il repertorio prevede anche canti popolari napoletani e colonne sonore di film.
Il percorso, che intende educare i partecipanti alla musica e alla condivisione, punta sull’elemento sonoro – musicale come strumento per favorire l’integrazione e inclusione sociale. Il corso si propone di fornire ai partecipanti gli strumenti necessari ed indispensabili per avvicinarsi alla pratica vocale ed al canto corale oltre che essere un luogo di confronto e crescita vicendevole.
L’incontro delle generazioni, avviene grazie ad un linguaggio universale quale la musica. Essa si presenta lo strumento attraverso il quale ogni soggetto esplora la parte migliore del proprio sé, e tendenzialmente grazie ad essa viene spinto a migliorarla. Il coro è anche l’espressione di una comunità che “cresce insieme”, che vede “nell’apprendimento partecipato” la forma più elevata di conoscenza e condivisione emozionale”. Dunque l’8 sera il pubblico sarà formato principalmente dalle persone scappate dalla guerra in corso in Ucraina perché l’obiettivo è quello di ricordare a questi bambini che il Mondo è fatto di natura, amore, cultura, musica. Il volo di una foglia è nota musicale. Il cadere di una pioggia è nota musicale. Il battito di un cuore è nota musicale. E noi Venerdì, alle ore 19 e 30 faremo sentire questo, perché il suono delle bombe non è nota musicale!”