Nei giorni scorsi si è di nuovo assistito all’inseguimento di un’orsa con un cucciolo da parte di automobilisti nel Comune di Roccaraso. Il video, circolato sui social, mostra come l’animale fosse visibilmente stressato dalla situazione e cercasse di trovare una via d’uscita per sé e per il cucciolo.
“Il comportamento delle persone che hanno inseguito l’orsa e il suo cucciolo e poi postato il filmato sui social – commenta Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo – è profondamente sbagliato e pericoloso perché può mettere a rischio l’incolumità degli animali e anche dei cittadini. Nonostante i ripetuti appelli delle aree protette e delle associazioni, ancora oggi si assiste ad azioni errate e prive di attenzione per la tutela degli orsi: c’è ancora molto da fare sul territorio per diffondere una coscienza e una cultura davvero accoglienti nei confronti di questa specie”. Qualche anno fa, a Pescasseroli un’altra orsa con prole a seguito fu inseguita da un’autovettura e uno dei suoi cuccioli fu allontanato dal gruppo famigliare, provocando un danno grandissimo, visto che i piccoli hanno bisogno della presenza della madre per sopravvivere fino al secondo anno di vita.
Ancora troppe sono le minacce che l’orso subisce per comportamenti che con un po’ di impegno da parte di tutti, potrebbero essere facilmente modificati, oltre agli inseguimenti da parte degli automobilisti, ci sono i rifiuti organici non conferiti in modo adeguato, pochi cassonetti anti-orso istallati nei comuni dell’areale dell’orso, cani non tenuti come si dovrebbe nei paesi e lungo i sentieri, scarti di cibo abbandonati intorno ai paesi per negligenza o in modo criminale appositamente per attirare gli orsi, termina la nota del WWF.
FOTO: WWF