Il Napoli ha vinto 3-0 a Firenze contro la Fiorentina (0-1).
Fiorentina (3-4-2-1): De Gea; Moreno (14′ st Colpani), Comuzzo, Ranieri; Dodo, Adli (34′ st Cataldi) Mandragora (28′ st Richardson), Parisi (14′ st Gosens); Beltran (34′ st Kouamé), Sottil; Kean. (1 Terracciano, 30 Martinelli, 5 Pongracic, 14 Valentini, 33 Kayode, 11 Ikoné, 10 Gudmundsson, 63 Caprini). All. Palladino
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera (44′ st Raspadori); Anguissa, Lobotka (44′ st Gilmour), McTominay; Neres (41′ st Ngonge), Lukaku (28′ st Simeone), Spinazzola (41′ st Mazzocchi). (25 Caprile, 14 Contini, 16 Marin, 23 Zerbin, 60 Gioielli). All. Conte
Arbitro: Manganiello di Pinerolo Reti: pt 29′ Neres; st 9′ Lukaku (rig), 23 McTominay
Angoli: 4-2 per la Fiorentina
Ammoniti: Di Lorenzo per gioco falloso Recupero: 2′ e 4′ Spettatori: 21.685, incasso 676.998 euro.
ROMA – Tentativo di fuga riuscito. Il Napoli pur in emergenza, sa come “non” fermare la sua corsa, firma la quarta vittoria consecutiva in campionato sul complicato campo del ‘Franchi’, piega la Fiorentina con un 3-0 senza appello e si porta solitaria in vetta staccando di tre punti l’Atalanta, che reduce dalla trasferta di Riad per la Supercoppa recupererà il 14 gennaio il suo impegno con la Juventus.
La squadra di Conte chiude così al meglio il girone di andata a apre il 2025 come meglio non poteva superando le difficoltà e le assenze di due punte come Kvaratskhelia e Politano e affidandosi al genio di Neres, autore di un gol capolavoro, alla forza d’urto di Lukaku e alla solidità dello scozzese McTominay, Serviva solo e soltanto vincere per dichiarare ancora una volta agli inseguitori, Inter compresa, quale sia l’unica e sola ambizione del Napoli che ha una voglia matta di scucire lo scudetto dal petto dei nerazzurri di Inzaghi e cancellare una delle sue annate più balorde dell’ultimo decennio.
La risposta è stata più che convincente contro una Fiorentina che manca ormai la vittoria in campionato da un mese incamerando la terza sconfitta nelle ultime quattro sfide. Contro il Napoli paga anche le scelte tattiche azzardate di Palladino che cambia modulo schierandosi con la difesa a tre con Moreno dall’inizio e lasciando in panchina Gosens e Colpani.
Predominio territoriale viola nei primi dieci minuti, poi il Napoli inizia a giocare in maniera più rapida e a velocizzare l’azione con scambi stretti a due tocchi che fanno perdere i riferimenti alla Fiorentina. Oliveira va a segno ma è in evidente fuorigioco, poi ci prova Spinazzola con un destro teso che impegna De Gea ad una parata non facile. Per la Viola sono due chiari campanelli di allarme che certificano la superiorità nel palleggio ma soprattutto l’intensità della manovra da parte dei partenopei i cui sforzi vengono premiati al 29′. Il merito è di Navas che, raccolto un assist da Lukaku, entra in area di forza resistendo a due difensori e di destro, da posizione laterale, infila De Gea con un tiro potente sotto la traversa.
La squadra di Palladino dopo un iniziale sbandamento trova a forza di scuotersi, prende coraggio, conquista campo e si getta in avanti che sempre maggiore pericolosità trovando la via della rete al 35′ con Kean, abile nel girarsi su un cross a centro area e infilare il pallone nell’angolino. Ma la rete viene subito annullata dall’arbitro e poi confermata dal Var per un tocco di braccio dell’attaccante che si aggiusta il pallone prima di calciare.
Nella ripresa la Viola prova ad alzare il baricentro nel tentativo di chiudere nella sua area il Napoli che ha però qualità, geometrie e individialità per non farsi schiacciare. Il match viene spezzettato da duri interventi, emerge un po’ di nervosismo soprattutto in casa dei padroni di casa e una ingenuità di Moreno, in ritardo su Anguissa in piena area, regala al Napoli l’occasione del 2-0 che dal dischetto Lukaku sfrutta in pieno con un tiro centrale non forte ma comunque efficace per spiazzare De Gea, suo ex compagno di squadra allo United. Il Napoli può ora controllare ma la Viola torna gettarsi in avanti a testa bassa e al 60′ il gol le viene negato da un intervento distinto di meret e un salvataggio di Rahmani che da portiere aggiunto respinge con il corpo un tiro a colpo sicuro di Beltran.
Il Napoli mostra equilibrio, e personalità e chiude i conti con McTominay al 68′, proprio nel momento in cui Palladino nel puntare il tutto per tutto aveva gettato nella mischia Gosens e Colpani al posto di Parisi e Moreno. Il Napoli, senza pensieri e distrazioni legate ad altri impegni, viaggia veloce e non vuole fermarsi. Atalanta e Inter sono avvertite e devono ora accendere i fanali giusti per non perdere di vista una squadra che prova a lanciarsi in fuga. Per i partenopei l’unica nota negativa è l’infortunio di Oliveira, uscito dal campo dolorante a tre minuti dal termine.