Anche quest’anno, come di consueto, si celebrerà il 15 ottobre la “Giornata Internazionale delle donne rurali” istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre del 2007. “Sarà un’occasione per ribadire l’importanza del ruolo delle donne in agricoltura. Impegnate a pieno titolo nel primario, sono cresciute, seppur in modo contenuto, come conduttrici d’azienda e più che raddoppiate, soprattutto grazie all’impegno delle più giovani, nelle società di capitali e di persone”. Lo ha affermato Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, in una nota ufficiale. Sempre più negli ultimi anni il comparto agricolo sta ruotando intorno alla figura della donna e sono in costante ascesa le aziende agricole a conduzione femminile.
Alla giornata sulle donne rurali fa seguito quella sull’Alimentazione (istituita sempre dall’ONU) del 16 ottobre che sta a significare come Agricoltura e alimentazione siano infatti strettamente connesse alla natura femminile. “Auspichiamo che sia concretamente preso in considerazione e valorizzato l’importante ruolo delle donne che vivono e lavorano in campagna così come quello della produzione, attuale più che mai, ma troppo spesso ancora sottovalutato”, dichiara Maria Pia Lottini, presidente della consulta provinciale femminile della Confagricoltura di Asti. “Oggigiorno la conduzione di un’attività agricola richiede una solida formazione e partendo da questi presupposti si registra infatti un progressivo aumento delle iscritte alla facoltà di Scienze Agrarie”.
Dai dati elaborati dal centro studi Confagricoltura, emerge che, in provincia di Asti, sono 1.549 le imprese femminili attive in agricoltura. Con il 31,61% di aziende, quella di Asti è la seconda provincia piemontese in fatto di presenza di donne alla guida di imprese attive nell’agricoltura, preceduta solo da Cuneo. “Questi dati confermano una crescente presenza di un’imprenditoria femminile anche nel settore dell’agricoltura”, afferma Mariagrazia Baravalle, direttore della Confagricoltura di Asti. “Tutto ciò ci conforta e ci sprona a proseguire nella strada intrapresa, con la convinzione che le donne possano costituire un valore aggiunto nel mondo imprenditoriale per la visione di prospettiva che hanno dimostrato di avere, in passato come oggi”.
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