“Sfide” o “challenge” è il nome di una delle parole più utilizzate nel mondo degli adolescenti e strettamente collegata ai social network. Apparentemente inoffensive, le sfide mettono alla prova i giovani nelle situazioni più disparate e, spesso, pericolose per l’incolumità fisica al punto che possono portare a gravi lesioni e, nei casi peggiori, alla morte. Infatti, il mondo dei social, ad appannaggio dei giovani e giovanissimi, diventa in questi casi un palcoscenico mediatico per dare risalto alle proprie abilità nel superare “sfide” molto pericolose. È il caso della “planking challenge” dove i ragazzi, prevalentemente minorenni, rischiano la propria vita per un selfie o un video che li ritrae in pericolosissimi contesti come strade, autostrade, tangenziali e binari ferroviari. Non è poi così raro trovare, nelle varie piattaforme social, video di giovanissimi incoscientemente impavidi sostare sulle vie ferrate delle reti ferroviarie piuttosto che immortalarsi poco prima del passaggio dei treni per poi spostarsi il più tardi possibile e quindi schivare l’impatto un istante prima.
È quello che hanno potuto constatare la scorsa notte gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi che, intorno alle 23, sono immediatamente intervenuti presso la stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli dove erano stati segnalati alcuni ragazzi intenti a saltare sulla corda lungo i binari. Gli operatori dell’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato, giunti immediatamente sul posto, sono riusciti ad individuare i due ragazzi e a fermarli prima del transito del treno. Alla vista degli agenti, i giovani si sono dati alla fuga, facendo perdere le loro tracce. Dopo aver informato la polizia ferroviaria di quanto accaduto, al fine di notiziare anche il capotreno, gli operatori hanno perlustrato la zona alla ricerca dei due giovani, anche al fine di scongiurare eventuali incidenti. Appurato che i ragazzi si erano allontanati e che la strada ferrata era libera, gli agenti hanno comunicato la situazione al capotreno. Nel frattempo, i poliziotti si sono appostati lungo la banchina per evitare un eventuale ritorno dei ragazzi e consentire al treno di transitare in sicurezza. La Polizia di Stato, attraverso le proprie campagne di informazione e sensibilizzazione, tiene a precisare che i social non sono da ritenere pericolosi in sé ma è pericoloso l’uso distorto che se ne può fare lanciando sfide pericolose o accettandole anche a rischio della vita