Napoli, rissa ad Ischia: emessi 9 provvedimenti di divieto di accesso ai pubblici esercizi

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Il Questore di Napoli ha emesso 5 provvedimenti di divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento, nei confronti di altrettante persone, tra i 18 e i 60 anni, originarie di Napoli, Casandrino e Frattamaggiore. In particolare, il provvedimento ha colpito tre persone che, nell’agosto scorso, sono state denunciate per rissa avvenuta nei pressi di un bar ad Ischia; nonchè due persone che, lo scorso giugno, sono state denunciate per lesioni pluriaggravate, di cui uno anche per calunnia, in seguito ad un’aggressione avvenuta in piazza San Domenico Maggiore a Napoli per futili motivi.

Tali provvedimenti, istruiti e predisposti dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura, prevedono il divieto, da un anno a diciotto mesi, di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento nelle strade in cui si sono svolti i fatti nonché di stazionare nelle loro immediate vicinanze.
Ancora, tre provvedimenti, che prevedono il divieto di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento ubicati nelle zone degli avvenimenti e nelle strade adiacenti nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi e dei locali delle aree interessate, sono stati emessi, per periodi tra i 2 e i 5 anni, nei confronti di tre gambiani tra i 26 e i 29 anni che lo scorso settembre, all’angolo tra via Port’Alba e piazza Bellini, si sono resi responsabili di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale, di cui uno anche per lesioni aggravate.
Infine, un provvedimento che prevede il divieto per due anni di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento ubicati nelle zone degli avvenimenti e nelle strade adiacenti nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi e dei locali delle aree interessate, è stato emesso nei confronti di un 22enne stabiese il quale lo scorso luglio, in piazza Giovanni XXIII a Castellammare di Stabia, si è reso responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

COMUNICATO STAMPA