Prato, sequestro 3 kg di eroina e 19,5 kg di hashish: in manette 38enne e 22enne

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Prato, nell’ambito di mirata attività d’indagine finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in città, nella serata del 20 settembre u.s., al termine di prolungato servizio di osservazione, condotto mediante tradizionali tecniche di pedinamento, hanno arrestato in flagranza di reato un 38enne e un 22enne, trovati in possesso di ingenti quantitativi di droga. 

Il 38enne è stato fermato in località Masiano di Pistoia, mentre era alla guida di una nuovissima Porsche, del valore di ben oltre 100.000 euro, intestata al padre, al cui interno i militari hanno rinvenuto 2 panetti di cocaina del peso di 1 kg ciascuno, nonché ben 19,5 kg. di hashish (del tipo “nero pongo”), suddivisi in tavolette da 100 grammi ciascuna.
Il secondo uomo, invece, è stato fermato a Calenzano (FI) mentre era alla guida della propria autovettura, al cui interno è stato rinvenuto un panetto di cocaina, anch’esso del peso di 1 kg, del tutto identico a quelli sequestrati al cittadino albanese.
Si ritiene che la maggior parte dello stupefacente sequestrato fosse destinato a spacciatori attivi soprattutto nelle piazze del centro storico pratese e zone limitrofe, ove era stato più volte notato incontrarsi con soggetti sospettati di essere dediti allo spaccio.
L’ingente sequestro, che va ad aggiungersi ad altre attività di contrasto recentemente condotte dai Carabinieri sul territorio di Prato, ha indubbiamente inferto un duro colpo allo spaccio di stupefacenti. Basti pensare che la sostanza recuperata avrebbe potuto potenzialmente fruttare, una volta tagliata (la cocaina) e venduta al dettaglio, circa 700.000 euro.
In attesa della convalida degli arresti, i due uomini sono stati associati presso le Case Circondariali di Pistoia e Prato, a disposizione delle Procure della Repubblica di quelle città.
La sostanza stupefacente sequestrata verrà ora sottoposta ad analisi al fine di accertare il contenuto di principio attivo, che si presume particolarmente elevato, al fine di calcolare quante migliaia di singole dosi si sarebbero potute ricavare dalla sua vendita al dettaglio.  
Le investigazioni sono ancora nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, non possono escludersi ulteriori sviluppi, anche in favore degli indagati, i quali vanno ritenuti non colpevoli fino a sentenza definitiva di condanna.