La scuola è ricominciata da poco e sui banchi di scuola tornano i guantoni con “Boxando s’impara”, il progetto a carattere nazionale e gratuito per i destinatari, accreditato formalmente al MIUR nell’ambito dei progetti di Sport e Salute, ideato dalla Federazione Pugilistica Italiana e realizzato e promosso insieme ai suoi Social Partner Scholas Occurrentes (Fondazione di Papa Francesco), Sport Senza Frontiere Onlus e l’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile. Una sinergia di forza in campo, tra cui i Comitati Regionali FPI, coordinata dal Settore Comunicazione e Marketing FPI, che, dal punto di vista didattico fa capo alla Commissione Progetti Speciali in Ambito Scolastico, coordinata dal Prof. Massimo Scioti, ed al Settore Tecnici Sportivi guidato dal Consigliere Federale Prof. Biagio Zurlo. Giunto alla sua terza edizione, con più di 90 scuole e 5000 studenti/detenuti coinvolti, “Boxando s’impara” è incentrato sul Pugilato Educativo Scolastico ed è destinato alle Scuole Secondarie di II Grado ed agli Istituti Penitenziari. Il pugilato torma, dunque, a scuola ed a partire da oggi sarà operativo in 28 istituti, di cui 26 scolastici e 2 penitenziari, diffusi sul territorio italiano.
Per ogni istituto verranno coinvolte due classi o gruppo di ragazzi/detenuti, con una programmazione che prevede: dieci ore di lezioni pratiche da svolgere in orario curriculare, con il “kit di allenamento adidas” fornito dalla FPI, tenute da Tecnici Sportivi FPI; nove ore di lezioni teoriche on-line, a cura di docenti in organico FPI ed esperti, incentrate su materie sia tecniche che nutrizionali e sociali; e “L’incontro con il Campione”, in presenza o tramite una webinar dedicata, basato sul confronto e dialogo con uno dei quattro Ambassador FPI. Il Team di Campioni AOB e PRO è formato da Roberto Cammarelle, oro, argento e bronzo olimpico, Emanuele Blandamura, cintura europea, Alessia Mesiano, medaglia mondiale, e Maurizio Stecca, oro olimpico e cintura mondiale. Esempi di vita sana e corretta che, insieme al Team di Docenti, daranno la possibilità a studenti e detenuti di apprendere le abilità tecniche e motorie del pugilato, con particolare attenzione alla formazione ed alla diffusione dei suoi valori sportivi ed etici.
Un altro traguardo raggiunto dalla FPI e dal suo Presidente Flavio D’Ambrosi: “la Federazione – dichiara il numero uno della FPI – continua ad investire nella scuola, garantendo a studenti, docenti e familiari un piano di lavoro totalmente gratuito, grazie a formatori di primo livello, con attività interdisciplinari focalizzate su tre asset fondamentali per la boxe: la Formazione, il Sociale e la Cultura. Un progetto strutturato, rivolto anche penitenziari con agli istituti finalità di recupero sociale e reinserimento nella comunità, a testimonianza che il pugilato è uno sport per tutti, da praticare in assoluta sicurezza e con l’obiettivo di acquisire autostima e benessere psico-fisico nel segno del valore più grande, il rispetto”.
Ad accettare la sfida anche quest’anno sono stati i tecnici sportivi ed i docenti delle lezioni teoriche, ossia il Prof. Scioti, il Prof. Zurlo, il Dott. Alessio Franco, nutrizionista delle Nazionali Azzurre, il Dott. Mario Del Verme, Coordinatore Internazionale Sport Scholas Occurrentes, la Dott.ssa Roberta De Fabritiis, Responsabile delle Relazioni Esterne di Sport Senza Frontiere Onlus ed il Campione Luca Massaccesi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile.