La Polizia di Stato di Frosinone ha arrestato una coppia per detenzione ai fini di spaccio di 11 chili di cocaina. I poliziotti sono riusciti a scoprire il trasporto dello stupefacente nonostante il controllo con i cani antidroga dell’auto, su cui viaggiavano gli arrestati, avesse dato esito negativo. In particolare gli investigatori erano a conoscenza di un trasporto di droga dal nord Italia diretto alle piazze di spaccio del basso Lazio ma come indizio avevano solo il colore e il modello dell’auto che sarebbe stata utilizzata.
Durante dei servizi mirati lungo la rete autostradale, i poliziotti hanno fermato un’auto sospetta ma da un controllo con l’ausilio delle unità cinofile non c’è stato l’esito sperato. Come si è scoperto in seguito, infatti la droga era stata trattata con delle apposite sostanze, tanto da coprirne l’odore e rendere così difficile l’individuazione ai cani antidroga. Comunque, l’agitazione mostrata dalla coppia e i tentennamenti alla richiesta di fornire dettagli circa la loro provenienza ha lasciato dedurre agli agenti la concreta certezza che fosse l’autovettura da intercettare.
Inoltre durante la prima perquisizione gli uomini della Squadra mobile avevano notato come la carrozzeria interna avesse subito delle parziali modifiche. A quel punto il veicolo è stato scortato lungo il tratto autostradale fino al porto di Civitavecchia, dove, in collaborazione con la Polizia di Frontiera, il mezzo è stato analizzato tramite l’ausilio di uno scanner. Tale verifica in effetti, seppur non fornisse un dato certo circa la presenza dello stupefacente occultato nell’auto, ha sollecitato gli agenti ad intervenire sulle lamiere del mezzo; decisione rivelatasi determinante in quanto nascosti in una intercapedine dell’autovettura, sono stati rinvenuti 10 involucri contenenti cocaina. La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro e dalle prime analisi è risultata essere purissima, tanto che una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato una somma intorno ai due milioni di euro.