“Le truppe russe hanno lasciato mine ovunque: hanno fatto di tutto per uccidere o mutilare il maggior numero possibile”, sono le parole dell’ultimo discorso del Presidente dell’Ucraina Volodomyr Zelensky. Il presidente ucraino è tornato a chiedere armi all’Occidente, dichiarando che “chi non le fornisce è corresponsabile della morte di molte persone.”
I separatisti filorussi di Donetsk hanno annunciato la presa del porto di Mariupol. Da Kiev si parla di “offensiva finale” del Donbass da parte delle truppe russe. Nella giornata di ieri il Cancelliere austriaco Karl Nehammer ha incontrato il Presidente russo Vladimir Putin per chiedere lo stop delle ostilità in Ucraina. Oggi riunione dei ministri degli Esteri di Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia a Praga. Gli Stati Uniti sono in pressing sull’India affinché condanni le azioni di Mosca, intanto il Giappone ha approvato nuove sanzioni per la Russia. Il governo cinese ha esortato la Nato ad “astenersi dal tentativo di destabilizzare l’Asia”.
Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine scrive nel report quotidiano: “Il nemico sta cercando di completare il raggruppamento e il trasferimento delle truppe nelle aree di concentrazione delle regioni di Belgorod e Voronezh nella Federazione Russa, nonché il trasferimento delle forze aeree e spaziali negli aeroporti nelle immediate vicinanze dei confini orientali dell’Ucraina”. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price ha detto alla Cnn che gli Stati Uniti hanno inviato in Ucraina decine di procuratori per collaborare con Kiev alle indagini sui crimini di guerra e anche che il Dipartimento di Stato sta svolgendo una propria indagine.