Il Ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba ha richiesto armi al Consiglio della Nato. La Nato dichiara che bisogna “essere pronti ad un lungo confronto con la Russia”. Sono circa 1.700 i rifugiati ucraini arrivati a Tijuana in Messico, con la speranza di riuscire ad entrare negli Stati Uniti, proprio per ciò, vicino a San Diego, è stato allestito un centro accoglienza in una palestra. Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyj: “Dobbiamo fare tutto il possibile per ripristinare l’economia ucraina.”
Il Presidente italiano Mario Draghi ha assicurato che “l’embargo del gas russo non è ancora e non so se sarà mai sul tavolo”, ma ha sostenuto che comunque “fino a ottobre siamo coperti” e che sul prezzo dell’energia “non possiamo aspettare l’Ue, andremo avanti con provvedimenti nazionali.” Oltre 5mila civili, compresi 210 bambini, sono stati uccisi a Mariupol dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha detto il sindaco della città del sud dell’Ucraina assediata, Vadym Boichenko. La missione della Russia presso le Nazioni Unite a New York ha criticato il voto dell’Assemblea generale dell’Onu, previsto per oggi, sull’eventuale esclusione di Mosca dal Consiglio Onu per i diritti umani, invitando tutti i Paesi ad “esprimersi contro la risoluzione antirussa”. Per espellere la Russia dal gruppo è necessaria una maggioranza di due terzi. “La sospensione della Russia come membro del Consiglio per i diritti umani screditerà il principio dell’universalità del Consiglio, ne danneggerà l’efficacia e minerà completamente la fiducia non solo nel Consiglio per i diritti umani, ma nell’intero sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite”, ha affermato Gennady Gatilov.