Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato che dai negoziati di Istanbul sono arrivati segnali positivi, “ma non ci fidiamo. Non tratteremo sull’integrità territoriale.” Dalla Turchia fanno sapere che non è atteso per la giornata di oggi un secondo incontro. Mosca ha annunciato una riduzione radicale delle attività militari nella regione di Kiev-Chernihiv, “ma non è un cessate il fuoco”.
L’Ucraina ha aperto alla neutralità richiedendo le adeguate garanzie: “Non entriamo nella Nato ma la candidatura nell’Unione Europea irremovibile”, il consigliere di Zelenskyy, Mikhailo Podolyak, ha aperto alla possibilità di organizzare un faccia a faccia tra Vladimir Putin e Zelenskyy. Da fonti russe si parla di “colloqui in fase concreta” e sulla volontà di non avere nessuna obiezione all’ingresso dell’Ucraina in Ue. Il sindaco della capitale Klitschko: 11 sindaci e 8 funzionari rapiti dai russi. A Mariupol ferito il capo delle milizie cecene Ruslan Geremeyev.
La revoca delle sanzioni contro la Russia “può essere prevista solo a guerra finita”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Non bisogna aspettarsi che i negoziati influiscano sulla revoca delle sanzioni contro la Russia. La questione delle sanzioni non può nemmeno essere sollevata fino alla fine di questa guerra, finché non avremo indietro ciò che ci appartiene, finché non ripristiniamo la giustizia. Al contrario, le sanzioni dovrebbero essere rafforzate settimanalmente e dovrebbero essere dure”, ha aggiunto.