“Se vedete violenza chiamate subito al 1522 . Dobbiamo insieme guardare tutti nella stessa direzione e lavorare molto sullo stare insieme, sull’integrazione, sulla parità dei diritti.”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, a margine de “Il Rumore del Silenzio”, giornata ideata e voluta da EvaProEva in collaborazione con il Comune di Somma Vesuviana, alla vigilia della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
“Le donne uccise da inizio anno, in Italia, sono state 103 e purtroppo in queste 103 c’è anche il nome di Vincenza Tortora che venne uccisa a Luglio scorso a Somma Vesuviana e certamente non dimenticheremo la nostra concittadina Melania Rea e Antonietta Paparo uccisa a San Sebastiano al Vesuvio. Dobbiamo fare rete e dare vita ad un programma di educazione culturale nelle scuole – ha continuato Di Sarno – nelle piazze, per strada, ovunque sia possibile e domani anche per questo parteciperò al doppio evento dell’Associazione EvaProEva”.
E da Somma Vesuviana parte un modello innovativo di informazione e comunicazione attraverso incontri con sociologi e psicoterapeuti ma anche l’espressione e il dialogo attraverso molteplici forme artistiche come le attività laboratoriali sul fumetto, fotografia, pittura.
Una comunicazione davvero innovativa e di solidarietà anche per le donne di Kabul.
In mattinata, presso la Sala del Cenacolo del Chiostro Francescano di Santa Maria del Pozzo, gli studenti hanno dialogato con sociologi e psicoterapeuti, poi ogni gruppo ha partecipato ad attività laboratoriali.
Stefania, arrivata dalle Marche ha raccontato la violenza subita e lo ha fatto con la pubblicazione di un libro. La sua storia, personale è diventata “Questo non è amore”.
“Non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo lavorare tutti insieme affinché possa esserci un cambiamento culturale. Attraverso l’arte valorizziamo lo stare insieme e dunque cerchiamo di fornire gli strumenti giusti. Ben 10 anni de ” Il rumore del silenzio. La giornata si è svolta in tre momenti: conferenza con gli esperti, attività laboratoriali ed in serata Recital – ha affermato Cinzia Castaldo, Presidente di EvaProEva – e dunque racconteremo della violenza sulle donne anche tramite l’arte della narrazione. Quest’anno abbiamo voluto porre l’attenzione sugli amori violenti e malati. Ammesso che si possa definire violento un vero amore”.
“Il fatto di essere all’ennesima conferenza sulla violenza sulle donne è prova del fatto che non siamo ancora nell’epoca dell’uguaglianza – ha dichiarato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura – della parità dei diritti. Il luogo dove l’evento si è svolto è fortemente simbolico: Chiostro di Santa Maria del Pozzo. E domani avremo un nuove ed importante evento voluto dal Liceo Scientifico di Somma Vesuviana, in programma presso il Convento dei Padri Trinitari al Borgo Antico del Casamale. Dunque il patrimonio artistico, culturale e storico diventa luogo di incontro”.
Comunicazione innovativa con il coinvolgimento della popolazione.
“In Piazza Vittorio Emanuele III c’è la panchina rossa ma c’è anche la cassetta rossa dove è possibile depositare denunce in anonimato – ha affermato Luisa Cerciello, Assessore alle Pari Opportunità – perché siamo in presenza di una battaglia che non abbiamo ancora vinto. Puntiamo sulle nuove generazione per avere uomini non violenti e donne che sappiano riconoscere la violenza fisica ma anche quella psicologica. L’Amministrazione c’è!”.