La risposta anticorpale al vaccino anti-Covid-19 è migliore nelle donne, nei soggetti più giovani, non fumatori e in assenza di patologie ad alto rischio di eventi cardio-vascolari e si mantiene anche dopo sei mesi dalla prima dose. Questi, in estrema sintesi, i risultati di uno studio dell’Università Sapienza di Roma, presentati ieri presentato nel corso dell’assemblea della Facoltà di Medicina e odontoiatria. I risultati sono focalizzati sulla risposta anticorpale a distanza di 2 e 6 mesi dalla seconda dose di vaccino Pfizer-Biontech in 2065 operatori sanitari.
La ricerca, promossa e incentivata direttamente dalla rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, e dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Umberto I, Fabrizio d’Alba, ha messo in evidenza che a distanza di 2 mesi dalla seconda dose di vaccino, solo lo 0,14 per cento (3 soggetti) dei soggetti ha mostrato una insufficiente risposta anticorpale.