Ennesima doccia fredda quella ricevuta alle due di questa mattina dai sindacati dopo il lungo incontro nella notte con i vertici Whirlpool. La nota azienda infatti, ha confermato la chiusura della procedura di licenziamento collettivo per il sito di Napoli, mantenendo l’impegno a non inviare le lettere di licenziamento fino al 22 ottobre ma non concede altri giorni per esaminare i progetti di riconversione sostenibile del sito di Napoli.
Confermati gli incentivi all’esodo di 85.000 euro o il trasferimento di tutti i lavoratori nel Nord Italia cioè presso l’unità di produzione di Cassinetta di Briadronno in provincia di Varese. “Pur riconoscendo gli sforzi profusi dal Governo e dalle Regioni per trovare una soluzione idonea per consentire una nuova missione industriale al sito di Napoli” si legge nella nota – “la società, considera i progetti presentati ancora in una fase non compatibile con le esigenze tempistiche espresse dalla Società”. Dura la reazione dei sindacati, con la Uilm che punta il dito contro il comportamento dei ministri Orlando e Giorgetti che “all’ultimo incontro di procedura con Whirlpool, hanno limitato la loro partecipazione ad un breve collegamento online”, si legge nella nota. Come riporta l‘Ansa, martedì 19 ottobre è previsto un nuovo incontro al Mise.