Con la sconfitta del terrorismo interno, a metà anni ’80 l’attenzione dell’intelligence si spostò anche sul fenomeno mafioso che in Sicilia ma anche in altre zone d’Italia diventava sempre più incalzante. La mafia essendo un fenomeno altamente destabilizzante per l’ordine pubblico e la sicurezza democratica, diventò a tutti gli effetti oggetto d’interesse del SISDE. Tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni ’90 contestualmente alla nascita dei Servizi Centrali ed Interprovinciali di PG in ciascuna FF.OO. (ROS, SCO e SCICO) fu istituita anche la DIA, quale organo di Polizia interforze esclusivamente indirizzato a contrastate le organizzazioni criminali di stampo mafioso. La normativa prevedeva anche la possibilità di collaborare con il comparto intelligence nazionale in merito allo scambio di informative a fine di tendere più omogenea ed efficace la lotta alla mafia. Ciononostante spesso si verificarono sovrapposizioni tra la DIA e gli stessi Servizi soprattutto in merito a talune azioni del SISDE. Con la soppressione di SISMI e SISDE del 2007 e la nascita delle due nuove Agenzie, è stato l’AISI – quale agenzia preposta alla sicurezza interna – ad assorbire il compito di cooperare con la DIA per il contrasto alla criminalità organizzata.
Rapina all’avvocato Giaquinto, riesame per il ‘palo’
CASERTA – Uno dei presunti responsabili della violenta rapina ai danni dell’