La terza dose “sarà assolutamente utile farla per tutte le classi di età, in un lasso di tempo tra i 6 e i 12 mesi. La terza dose del vaccino è la regola, se esclude i vaccini a base di virus vivi attenuati” – questa la posizione dell’immunologo e membro del Cts Sergio Abrignani, parlando di vaccini e terza dose.
L’immunologo mette a confronto la situazione di Israele con quella in Italia: secondo “i dati di Israele dopo due dosi c’è un abbassamento dell’efficacia, dall’85-90%, al 65-70, sull’infezione. Ma sono sempre ottimi livelli – sottolinea – Noi stiamo facendo lo stesso di Israele, ma con tre mesi di ritardo. Dobbiamo ancora finire la vaccinazione con due dosi”.
E aggiunge: “Iniziamo con i fragili, per loro la terza iniezione serve non perché si sta affievolendo la memoria immunologica, ma perché non hanno una risposta sufficiente dopo le due dosi. Per tutte le altre persone, la risposta c’è, con il tempo si affievolisce, con il richiamo la fai tornare alta. Poi anche noi daremo la terza dose agli operatori sanitari, agli ottantenni, per proseguire, io credo, ai settantenni, ai sessantenni, a scendere”.