E’ stato pubblicato il comunicato su clima ed energia, reso noto due giorni dopo la fine dei lavori, preceduto da una conferenza stampa nella quale si sono evidenziati più gli elementi di divisione che quelli di accordo, “apprezziamo il richiamo e la volontà di basare l’azione sulle evidenze scientifiche, incluso il rapporto IPCC su 1,5°C, il richiamo alla necessità di attuare pienamente l’Accordo di Parigi. Positivo, anche in vista della COP26 di Glasgow, il richiamo all’impegno dei paesi sviluppati di mobilitare 100 miliardi di dollari annui assunto con l’accordo di Parigi e alla necessità che i Paesi aggiornino e rendano ambiziosi i propri impegni di riduzione delle emissioni (NDC) e le proprie strategie di lungo termine. Resta ancora molta strada da fare su altri punti”. Tra gli altri, prosegue il WWF, “appare evidente che le politiche energetiche devono ancora davvero incorporare il rischio climatico e che il pericolo di scelte volte a tenere in gioco i combustibili fossili e le emissioni che hanno determinato il riscaldamento globale non è scongiurato. Per esempio, avremmo voluto vedere molto più coraggio sulle scelte verso le tecnologie pulite e rinnovabili e sull’abbandono dei fossili, oltre che più concretezza sull’efficienza energetica”.
Il WWF si augura “che il Summit dei leader G20 a fine ottobre manifesti una volontà politica più decisa e raggiunga orientamenti che diano impulso alla sede legittima delle decisioni tra tutti i Paesi del Mondo, quella multilaterale della COP26 a Glasgow.“