La Campania, purtroppo, non è certamente immune dinanzi a questa minaccia, anzi le nostre città tendono ad essere davvero molto rumorose. A questo riguardo, è molto interessante un’apposita nota che la Regione Campania ha pubblicato sul proprio sito Internet ufficiale, in cui viene fatto il punto sulle fonti di inquinamento maggiormente rilevanti nel territorio. Dal sito istituzionale della Regione, tra le fonti di inquinamento acustico di maggior rilievo è indicato anzitutto il traffico veicolare, un dato che, sulla base di quanto appena detto, non stupisce affatto. L’eccessivo rumore prodotto dal traffico veicolare è dovuto a diversi fattori, si pensi ad esempio alle caratteristiche del motore del veicolo e ad altri aspetti tecnici, ma c’è anche un altro fattore che merita attenzione e che spesso viene trascurato, ovvero le condizioni del manto stradale, che in Campania purtroppo risultano deficitarie in molte zone.
Anche il traffico ferroviario viene citato tra le fonti più deleterie a livello di inquinamento acustico; questo mezzo di trasporto, peraltro, spesso è erroneamente citato come “eco-friendly”, ma la realtà è ben diversa, avendo un impatto ambientale tutt’altro che trascurabile.
Non è da meno neppure il traffico aereo: chi vive nei pressi di un aeroporto sa bene quanto sia fastidioso convivere con i rumori dei velivoli in decollo e in atterraggio, ed è particolarmente allarmante il fatto che negli anni a venire il traffico aereo andrà senza dubbio ad aumentare, in Italia proprio come in altre zone del mondo. A completare il quadro delle principali fonti inquinanti secondo la Regione Campania vi sono le industrie, che sono note essere una fonte di rumore tutt’altro che trascurabile, gli elettrodomestici, i quali rappresentano una minaccia “interna” alla pace acustica domestica, e la “movida”, da intendersi come rumori provenienti da locali di intrattenimento e anche come vocii e schiamazzi prodotti da persone che stanziano nelle piazze e in altri luoghi di ritrovo.
