“Il fenomeno è iniziato alle 06.05 e si è esaurito in pochi minuti. Il fronte lavico è in raffreddamento ed interessa soltanto la parte alta della Sciara del Fuoco” – questo quanto emerge da rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania.
Ben più rilevanti gli effetti dell’eruzione dell’Etna, la cui cenere nel fine settimana ha invaso Catania e costretto a un lungo stop l’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini. Nella notte si è verificato l’ennesimo parossismo con fontana di lava dal cratere di Sud-Est, ma che continua anche a “ricoprire” di cenere i paesini alle pendici del vulcano. La nuova fase eruttiva del vulcano questa volta non ha avuto conseguenze sull’attività dell’aeroporto di Catania.