Si è tenuto a Napoli, nell’ambito della 24esima edizione del “BMT- Borsa Mediterranea del Turismo” il convegno organizzato da Confesercenti/Assoturismo Campania dal titolo: “La sfida del turismo di lusso per il rilancio dell’economia della Campania”.
Il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo ha introdotto il tema dell’incontro: “Occorre coraggio e lungimiranza per rilanciare la nostra economia, azzerata dalla crisi dovuta alla pandemia. Insieme ai responsabili di Assoturismo Roberto Pagnotta, Marco Bottiglieri e Gennaro Lametta, che non smetterò mai di ringraziare per l’eccezionale lavoro che stanno svolgendo, abbiamo varato una strategia, quella di puntare sul turismo di lusso, per fare da attrattiva e traino all’intera filiera turistica della nostra regione e, allo stesso tempo, rilanciando l’economia campana. La crisi economica non ha toccato quasi per nulla chi è ricco e per questo il turismo di lusso può decollare da queste parti. Nel nostro territorio le potenzialità per dare linfa a questo segmento sono infinite. E non parlo solo delle bellezze della costiera, delle isole e legate alla storia e alla cultura dei nostri territori, basti pensare che il presidente Usa Biden anche di recente ha parlato di Capri. Il riferimento è anche alle straordinarie eccellenze nel campo della ristorazione, per le strutture alberghiere e per tutti i servizi connessi, ovvero guide, accompagnatori, tour operator, autonoleggiatori e via discorrendo. In questo modo contiamo di far ripartire prima l’economia della nostra regione. E’ una sfida strategica che sentiamo di poter vincere, come è stata vincente l’idea delle “isole covid free” da noi promosse e puntualmente realizzate dalla Regione. All’estero, tuttavia, non hanno avuto subito percezione di essere al riparo dal Covid e per questo i nostri imprenditori si trovano con una stagione più corta e in ritardo rispetto ad altri paesi”.
La strategia si fonda su rilancio della filiera del turismo, offrendo ospitalità e servizi di primissimo livello, che integrino le straordinarie bellezze naturali della Campania. Ma non basta. “Alle istituzioni, che sentiamo sempre vicine, chiediamo maggiori e migliori infrastrutture – spiega Schiavo – per garantire questo segmento turistico. Servono porti, aeroporti, trasporti efficienti e moderni. Occorre promuovere con campagne di marketing i nostri territori e i nostri marchi: solo così possiamo dire al mondo dei “ricchi” che la Campania è pronta ad ospitare. Confesercenti Campania intende giocarsi questa partita con coraggio: contiamo in questo modo in Campania di trascinare il resto del turismo d’Italia”.
Al convegno ha partecipato anche l’assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci: “La Regione è al fianco di Confesercenti Campania che ha sollecitato il nostro sostegno. Apprezziamo molto queste idee e le elogiamo, attendiamo dati e numeri per poter inserire questa strategia nel piano turistico del 2021-22. Il turismo di lusso è un segmento limitato ma produce dei volumi sproporzionati in termini di ricchezza: è un’opportunità di traino che significa moltissimo in termini di Pil per il nostro territorio. E’ un’occasioni che dobbiamo cogliere: abbiamo aree dedicate al turismo del lusso che sono uniche al mondo, dobbiamo sistematizzarlo, enuclearne tutte le potenzialità organizzative, normative, umane in modo da puntare anche su questo modello di sviluppo. Ci sono tanti imprenditori di primo livello interessati a investire in questo senso: il nostro compito sarà quello di fornire opportunità organizzative e normative per favorirne gli investimenti”. Presenti al convegno anche Roberto Pagnotta, Coordinatore Assoturismo Confesercenti Campania e gli imprenditori Maurizio Marinella, Vincenzo Politelli e Sebastiano Liotta
Molto importante il contributo fornito dal professor Antonio Coviello, docente di Marketing del Turismo Università Partenope e Consigliere Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo sviluppo CNR (IRISS).
“Le attività connesse alla filiera turistica – ha spiegato il ricercatore ed economista Antonio Coviello, autore dello studio specifico di settore pubblicato nel XXIV Rapporto sul Turismo italiano, – sono tra quelle che hanno subito gli effetti più drammatici della crisi economica con -76,3% per le attività delle agenzie di viaggio, -60,5% per il Trasporto aereo e -42,5% per le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Nel periodo marzo-maggio ed in quello novembre-dicembre 2020, in particolare, circa il 90% degli esercizi ricettivi ha addirittura chiuso i battenti. “Il ‘turismo di lusso’ sta assumendo un’importanza crescente, nonostante la crisi provocata dalla pandemia. Grazie alla disponibilità dei “luxury travellers”, questa forma di turismo può essere intesa anche come un veicolo di sviluppo regionale e di crescita economica. “Gli acquirenti del lusso di domani sanno già cosa vogliono. Entro il 2025, la base di clienti del lusso si espanderà a 450 milioni, e l’Italia in primis, oltre la Campania, ha il dovere di cercare di intercettare questo straordinario segmento”.