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Sospetta allergia all’amoxicillina e non la vaccinano: “Centro non preparato alle reazioni”

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E’ quanto capitato ad A. R., cittadina di Boscotrecase di 33 anni quando si è recata al centro vaccinale allestito all’interno della palestra della Scuola media Prisco per la prima dose di vaccino anti-Covid. Convocata con il classico sms dall’Asl Napoli 3 Sud, la donna ha compilato sul posto l’anamnesi, indicando che in età infantile aveva avuto una sospetta reazione allergica al farmaco.

Sul sito dell’Aifa, in merito al vaccino Covid, è possibile leggere: “Le persone con allergie ai farmaci possono vaccinarsi rimanendo in osservazione, come tutti, per 15 minuti dopo l’iniezione. Chi ha presentato in precedenza reazioni allergiche gravi (anafilassi) a farmaci deve rimanere sotto controllo medico per almeno 60 minuti”. Un’indicazione che sembra essere stata recepita dalle altre Asl napoletane, come la Napoli 1 Centro, che ha somministrato il vaccino agli allergici all’amoxicillina regolarmente negli hub allestiti in città.

Prova a fare chiarezza sull’accaduto Savio Marziani, direttore del Centro vaccinale di Boscotrecase: “Facciamo 4-500 vaccini al giorno e siamo attrezzati per l’emergenza-urgenza ed è fondamentale in quei casi di persone che non sanno di essere allergiche. Il mio parere da medico e specialista per una persona che, invece, sa di essere allergica e lo dichiara è quella di vaccinarsi in un ambiente protetto, come può essere un ospedale con rianimazione. Io sono contrario alla vaccinazione per soggetti allergici in ambienti non protetti. Come direttore del Centro sarà mia premura chiedere un confronto con la direzione dell’Asl Napoli 3 per capire se l’indicazione è quella di vaccinare anche questi soggetti. Ma io resto contrario”.

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