More and more containers are being held up at some of the most strategic points in the Asian giant. The emergence of Covid-19 outbreaks among port workers is costing an even more serious traffic jam than that which occurred in the Suez Canal, with potential consequences on time and costs.
Efforts by local authorities to contain the infection, including disinfection and quarantine,” Bloomberg reports, “have led to severe labour shortages, and the disruption at the world’s fourth-busiest container port is putting a strain on an already fragile global supply chain. Ships are calling at Yantian but container handling is facing serious delays, forcing them to stop for up to five days.
Maersk, the world’s largest container line, said current productivity at Yantian’s terminals is about 30% of normal levels. To avoid delays, the company and other shipping companies are diverting some of their ships to other terminals.
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Aumentano giorno dopo giorno i container che vengono stoppati in alcuni dei punti più strategici del gigante asiatico. L’emergere di focolai di Covid-19 tra i lavoratori portuali sta costando un ingorgo ancora più grave di quello accaduto nel Canale di Suez, con potenziali conseguenze su tempi e costi.
Gli sforzi delle autorità locali per contenere i contagi, tra disinfezioni e quarantene – riporta Bloomberg – hanno portato a una grave carenza di manodopera e l’interruzione del quarto porto per container più trafficato del mondo sta mettendo a dura prova una catena di approvvigionamento globale già fragile. Le navi fanno scalo a Yantian ma la movimentazione dei container sta subendo seri ritardi, costringendole a soste fino a cinque giorni.
Maersk, la più grande linea di container al mondo, ha affermato che l’attuale produttività nei terminal di Yantian è pari a circa il 30% dei livelli normali. Per evitare ritardi, la compagnia e altre compagnie di navigazione stanno dirottando alcune delle loro navi verso altri terminal
