La Campania ha somministrato il maggior numero di dosi di vaccino in Italia ai giovani tra i 20 e i 29 anni, coprendo rispettivamente il 26,1, il 21,8 e il 21,3 per cento di questa fascia di popolazione. Meglio solamente la provincia autonoma di Trento e Bolzano (con il 30,3 per cento) mentre, tanto per dare un metro di paragone, la Lombardia è inchiodata al 20,7, la Sicilia al 20,3 e la Basilicata al 20 per cento.
Ieri alle 12, infatti, le somministrazioni in totale, sono arrivate quasi a 4 milioni (di cui 2.720.082 cittadini che hanno ricevuto la prima dose, 1.092.053 anche la seconda). Ma, in generale, è sempre la percentuale a far tirare un sospiro di sollievo: sono stati usati, infatti, ben il 92,84 per cento dei vaccini pervenuti (4milioni e 106mila) facendo la Campania la regione con una delle più alte percentuali di utilizzo del Paese.
Senza contare Napoli, ovviamente, che con 1.922.815 somministrazioni risulta la città maggiormente raggiunta dal vaccino e potrebbe diventare il primo grande capoluogo a risultare immune: per fine luglio, proprio secondo gli obiettivi che si era prefisso il governatore. Uno scenario che fa tirare un sospiro di sollievo al governatore De Luca. Anche se non ritira, come è nel suo stile, lo stato d’allerta. “Siamo ancora nel pieno dell’epidemia Covid, ma se Dio vorrà per fine estate avremo immunizzato tutta la Regione Campania”.