Tragedia della funivia del Mottarone, le assurde parole di Tadini: “Il forchettone è stato messo altre volte, sono distrutto”

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Assurde parole quelle che emergono dai primi interrogatori nel carcere di Verbania dal gip Donatella Banci Buonamici ai tre indiziati per la tragedia della Funivia del Mottarone, dove hanno perso la vita 14 persone tra i quali 2 bambini.

Ha ammesso di aver messo il ceppo blocca freno e di averlo fatto altre volte e che i responsabili del servizio lo sapevano, Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia del Mottarone. Ha spiegato che le anomalie manifestate dall’impianto non erano collegabili alla fune ed ha escluso collegamenti tra i problemi ai freni e quelli alla fune e di come stia vivendo questi giorni con un senso di colpa assurdo. “Non sono un delinquente. Non avrei mai fatto salire le persone se avessi pensato che la fune si spezzasse. Porterò il peso per tutta la vita, sono distrutto perché sono morte vittime innocenti”, ha aggiunto Tadini.