Il Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia in visita alla Villa Augustea di Somma Vesuviana nel napoletano, accompagnato dal Presidente della ProLoco, Francesco Mosca e al Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, accolto dal Direttore dei Beni Culturali, Emanuele Coppola.
“La Villa Augustea di Somma Vesuviana è un sito di notevole importanza. Si tratta di una Villa ricoperta nel 472 dall’eruzione di Pollena che rappresenta la narrazione della storia del dopo Pompei. Ho avuto l’opportunità di incontrare il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, l’Assessore ai Beni Culturali, Rosalinda Perna, l’archeologo Antonio De Simone, il Presidente della ProLoco, Francesco Mosca. Ho visitato anche il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo con numerosi e meravigliosi affreschi e cripte sotterranee. Tale sito è considerato di Interesse Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali grazie all’importante lavoro messo in campo dal Direttore dei Beni Culturali, prof. Emanuele Coppola. L’impegno di Archeoclub d’Italia c’è anche su questo fronte sia nel tentativo di recuperare quegli affreschi non ancora restaurati ma anche per inserire Somma Vesuviana, Santa Maria del Pozzo nel circuito nazionale di “Chiese Aperte”. Archeoclub d’Italia sta mettendo in campo una importante azione di promozione del territorio italiano. Domenica 30 Maggio il nostro esordio con il Press Tour internazionale nei pressi di Roma. Per la prima volta vedremo le importanti scoperte dell’antica Ferentino. Entreremo nel Teatro Romano, oggetto di uno dei più importanti restauri a livello nazionale, nel Mercato Romano, nella Domus Romana. Vedremo la città – laboratorio della rinascenza raccontando e filmando reperti archeologici e monumenti appartenenti a più epoche e comunque millenari. Entreremo nella Cripta di Santa Lucia, molto bella con mosaici ed affreschi molto antichi ma conosceremo anche il Programma Alimentare dell’Imperatore Traiano. Poi briefing stampa all’aria aperta, nel cuore del Teatro Romano con la Soprintendente mentre lungo l’intero percorso saranno gli archeologi ad accompagnare la stampa. Che emozione!”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia, in visita oggi a Somma Vesuviana, nel napoletano.
Il Presidente dopo avere incontrato il sindaco, Salvatore Di Sarno, è stato accompagnato in visita alla Villa Augustea, sito archeologico che grazie alla campagna di scavo ad opera di archeologi napoletani e giapponesi non finisce mai di sorprendere, dall’Assessore ai Beni Culturali del Comune di Somma Vesuviana, Rosalinda Perna. Alla Villa, il Presidente di Archeoclub d’Italia è stato accolto dall’archeologo Antonio De Simone e dal Presidente della ProLoco, Francesco Mosca. Al termine si è svolta una visita anche presso il prestigioso complesso monumentale di Santa Maria del Pozzo con guida d’eccezione il Direttore dei Beni Culturali, Emanuele Coppola.
Per la prima volta alcuni reperti archeologici saranno in esposizione permanente presso le sale comunali. “Per la prima volta in Bilancio abbiamo inserito la voce riguardante il Turismo Lento. Di sicuro non abbiamo potuto investire molti fondi ma è l’inizio di un nuovo percorso. Stiamo cercando di creare una sinergia virtuosa – ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano – per valorizzare il patrimonio archeologico che appartiene non solo a Somma Vesuviana ma al mondo. Vogliamo riportare i reperti archeologici scoperti a Somma da Nola nuovamente nella nostra città. Utilizzeremo i locali di Castello D’Alagno nella zona alta del paese e di San Domenico. Ho incontrato il Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia, Rosario Santanastasio per creare anche un altro percorso virtuoso teso alla valorizzazione del patrimonio”.
“Alcuni reperti archeologici, rinvenuti durante la ventennale campagna di scavi della Villa Augustea, saranno in esposizione, per la prima volta in assoluto, proprio presso la Casa dei cittadini che è il Comune, sede centrale di Palazzo Torino – ha annunciato Rosalinda Perna, Assessore ai Beni Culturali del Comune di Somma Vesuviana – e questo avverrà in tempi brevi, in piena sicurezza. Inoltre siamo in stretta sinergia con l’archeologo, prof. Antonio De Simone e con l’Università di Tokyo per adibire ben due sale del Castello D’Alagno a laboratorio per attività archeologiche e dunque per consentire agli esperti di studiare i reperti che verranno alla luce. Il tutto per identificare Somma Vesuviana con una ricchezza culturale che fino ad oggi non è stata evidenziata. Stiamo valutando di recuperare i reperti custoditi al Museo di Nola e riportarli a Somma Vesuviana trovando una giusta collocazione. Per il turismo l’idea è di elaborare progetti attingendo a fondi europei”.
Somma Vesuviana è la città dove archeologi dell’Università di Tokyo con archeologi del Suor Orsola Benincasa stanno portando alla luce l’importante sito della Villa Romana, denominata “Villa Augustea”. Siamo dinanzi ad un patrimonio culturale di valore, in grado di raccontarci il dopo Pompei. Sono state trovate numerose cisterne, affreschi, mosaici, statue di notevole bellezza come quella di Dioniso. Il sito romano della “Villa Augustea è un monumento di notevole importanza perché dimostra tantissime cose che erano state ignorate e che non si conoscevano fino a circa 15 anni fa. Cosa accadde dopo l’eruzione che coprì Pompei, Ercolano, Castellammare di Stabia? Cisterne, interi ambienti, affreschi, mosaici ma le sorprese non sarebbero finite. E’ tutto pronto per lo scavo che riprenderà già nelle prossime settimane a cura degli archeologi napoletani e giapponesi. Un team internazionale che sta portando il nome di Somma Vesuviana nel mondo. A fine Giugno la nuova campagna di scavo e non mancheranno le sorprese.
“Faremo la campagna di scavo come ogni anno. Anche l’anno scorso l’abbiamo fatta anche se di dimensioni più limitate, con attività di sistemazione del cantiere e di asportazione dei terreni artificiali. Quest’anno noi riprenderemo lo scavo nella zona che avevamo allargato. Inizieremo verso fine Giugno – ha dichiarato l’archeologo Antonio De Simone del Suor Orsola Benincasa – e andremo avanti fino ad Ottobre. Ci stiamo ampliando ad oriente dello scavo dove ci sono situazioni archeologiche che dicono poco forse da un punto di vista monumentale, ma invece dal punto di vista archeologico sono zone che vanno indagate con calma perché potrebbero esserci novità interessanti”.