Ipotesi di contrabbando aggravato di prodotti petroliferi per cinque persone, le attività illecite, secondo gli inquirenti, si sarebbero sviluppate anche a Napoli e Caserta, oltre che tra Bologna, Parma, Genova, Livorno, Lucca, Pisa e Teramo.
I funzionari del Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane e i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di La Spezia hanno sequestrato preventivamente immobili e disponibilità finanziarie per oltre 240mila euro, importo pari al presunto illecito profitto derivante dall’evasione delle accise e dell’imposta sul valore aggiunto. In totale sono stati posti sotto sequestro 244mila litri di gasolio, individuando un totale di 24 spedizioni tra importazioni e transiti in contrabbando aggravato (per un totale di 64 container) e accertare l’evasione di maggiori diritti di confine per oltre 243mila euro.
Fondamentale l’apporto fornito dai Laboratori Chimici di ADM che hanno accertato che il prodotto dichiarato come “sgrassante” era in realtà gasolio, ne è derivato un primo sequestro, operato nel porto di La Spezia, di un carico di oltre 40mila litri di gasolio proveniente dal Venezuela e stivato in flexitank (all’interno di due container). In altri otto container sono stati individuati ulteriori 200mila litri di gasolio con le medesime caratteristiche.