Come Conferenza delle Regioni “consapevolmente e volutamente non abbiamo messo date” nelle linee guida per le riaperture, “non cerchiamo lo scontro”. La nostra proposta è “costruttiva” poi “il Governo farà le dovute scelte” – questo il monito del neopresidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.
“Ma nella lettera di accompagnamento – ha aggiunto – abbiamo chiesto di favorire in via sperimentale le attività che si possono svolgere all’aperto”, questo “potrebbe permettere un anticipo di date e la prudenza necessaria in questo momento”. Sulla mobilità tra Regioni, “nel processo di graduale riapertura, ovviamente dovremmo andare in quella direzione”. In relazione alla campagna di vaccinazione nelle Regioni e di casi di persone renitenti, Fedriga ha osservato che “non possiamo colpevolizzare la Regione dicendo che non sta vaccinando, perché’ se la gente non vuole vaccinarsi è difficile costringerla a meno che il Governo non decida di fare una legge sull’obbligatorietà”. Occorre, ha aggiunto, “fare una campagna vaccinale importante e spingerla di più a livello nazionale, ma se una Regione vaccina tutti coloro che lo chiedono non possiamo penalizzarla, perché non si possono inseguire le persone per strada per inoculare il vaccino”.