Nessuno stop contro ogni aspettativa nei centri vaccinali regionali, dove procedono regolarmente secondo le convocazioni le somministrazioni dei vaccini anti-Covid in Campania. Si è registrata un’affluenza del 78% nella giornata di ieri presso i diversi centri vaccinali nell’hinterland napoletano.
Nella giornata di oggi invece si attende la consegna di altre dosi, alla Mostra d’Oltremare sono stati convocati 18 cittadini con oltre 80 anni per la seconda dose e 3.000 cittadini tra i 70 e i 79 anni, secondo i dati riportati dall’Ansa. Alla Stazione Marittima 1.000 cittadini della fascia di età 70-79, mentre alla Fagianeria di Capodimonte saranno 800 della stessa categoria, tutti da vaccinare con Astrazeneca. Il Museo Madre sarà invece chiuso. Come ha sottolineato il governatore della Regione, Vincenzo De Luca, Vaccini, proseguono regolarmente le operazioni di somministrazione in Campania – “La campagna di vaccinazione segue le priorità indicate per gli ultraottantenni e le categorie fragili. La categoria degli ultraottantenni in piattaforma sarà completata al 100% entro questa settimana, e per i non deambulanti entro le due settimane successive. Le Asl impegneranno task force specifiche per le categorie fragili“.
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“Si rileva che: 1) Il dato reale che va segnalato è la drammatica carenza di vaccini Pfizer e Moderna, che rappresenta un ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo. 2) Altro dato della realtà concreta, al di là degli schemi nazionali, è l’accumulo di Astrazeneca non utilizzato per varie indisponibilità. È per questo vaccino che si procederà a una utilizzazione anche per categorie economiche. 3) Il dato di fondo che complica enormemente l’esecuzione del piano vaccinale è la carenza generale di vaccini. Che cosa impedisce di accelerare le procedure relative a Sputnik, che potrebbe essere il vaccino aggiuntivo da destinare alle categorie economiche? E ancora: quando sarà sanata la carenza di consegne relative alla Campania per oltre 200mila vaccini? Si dica con chiarezza in che percentuale rispetto alla popolazione sono stati distribuiti alle regioni. Si chiarisca la diversa ripartizione dei singoli tipi di vaccino. Si dica entro quanto tempo sarà finalmente ripristinato il criterio “un cittadino, un vaccino”. 4) Anche sulle isole ogni centro vaccinale procede per fasce di età, ma una volta completati gli ultra 80, gli ultra 70 e 60, il centro vaccinale territoriale può procedere verso tutte le categorie contribuendo alla diffusione capillare delle vaccinazioni. 5) Ci sono categorie non coperte dai criteri delle fasce di età: trasporti pubblici (dopo aver dato priorità all’apertura delle scuole!); personale delle Poste e degli enti locali che lavorano agli sportelli di uffici pubblici; personale e commesse di aziende commerciali aperte al pubblico; dipendenti del comparto turistico per cui i tempi sono decisivi: a tutte queste realtà quando si pensa di dare risposta? Ci sembra di aver chiarito con puntualità l’organizzazione del lavoro che è in corso”, conclude De Luca.