Sabato 17 aprile 2021, alle ore 11,30 a Piazzetta Santa Caterina a Chiaia nel cuore di Napoli, i candidati al Comune e alle Municipalità nelle prossime elezioni Comunali di NAPOLI CAPITALE, sotto un eloquente striscione, inviteranno i cittadini, i rappresentanti delle Associazioni di categoria e i sindacati della piccole partite Iva, a sottoscrivere un invito al Premier Inglese, BORIS JOHNSON a venire a Napoli ad illustrare le misure e le azioni che ha messo in campo, celermente e concretamente, per vaccinare il popolo inglese e scongiurare la grave crisi economica causata dal COVID.
“Non tutti si sono arresi alla pandemia, chiudendo indiscriminatamente le attività affamando le piccole partite IVA, come hanno fatto le Istituzioni Italiane, e a dimostrazione di ciò distribuiremo ai cittadini il programma delle riaperture che riportano alla normalità l’Inghilterra. Da noi le vaccinazioni vanno a rilento e ristoratori, baristi, commercianti, ambulanti, parrucchieri, proprietari di palestre, di vetture NCC, di Bus turistici, di Agenzie di viaggio , di sale Scomesse, si B&B, Tour operator, Guide turistiche, etc (e i loro dipendenti) sono praticamente “alla fame” e probabili “prede” di strozzini, camorra e approfittatori vari. I ristori poi, che Johnson ha dato agli inglesi, sono stati adeguati mentre gli italiani hanno ricevuto mortificanti miserie. Infine è di queste ore un’altra sconfortante notizia: i “cervelloni” che ci governano VOGLIONO ELIMINARE TOTALMENTE I CONTANTI E ANCHE UNA SOLA PIZZA SI DOVRA’ PAGARE SOLO CON CARTA DI CREDITO! Non esiste nessun rilievo scientifico che il virus si propaga maneggiando i soldi mentre E’ SICURO CHE QUESTA PROPOSTA È LA DEFINITIVA CONDANNA A MORTE PER I PICCOLI COMMERCIANTI. INSOMMA, SE NON SI MUORE PER COVID SI MORIRÀ DI FAME!”, dichiara l’organizzatore, Enzo Rivellini di Napoli Capitale. “L’invito e il dono, una maglietta di Napoli Capitale dedicata a Boris Johnson e autografata dai napoletani, sono una “provocazione civile e non violenta” per sottolineare l’incapacità dei ns governanti (nazionali, regionali e comunali) a fronteggiare la crisi”, conclude Rivellini.