Il giudice di Belluno, Anna Travia, ha respinto le richieste di due infermieri e otto operatori sociosanitari che, avendo rifiutato di sottoporsi alla somministrazione della dose lo scorso febbraio, erano stati sospesi dal lavoro.
Per il giudice se non c’è stata vaccinazione non ci può essere lo stipendio, e dunque sono “insussistenti” le ragioni dei ricorrenti, ha sancito che “è ampiamente nota l’efficacia del vaccino nell’impedire l’evoluzione negativa della patologia causata dal virus come si evince dal drastico calo dei decessi fra le categorie che hanno potuto usufruire delle dosi, quali il personale sanitario, gli ospiti delle Rsa e i cittadini di Israele dove il vaccino è stato somministrato a milioni di individui”.