Un divieto al passo con i tempi è stato rinvenuto a Port’Alba, realizzato con lettere incise con lo scalpello su una grossa lastra di marmo, inchiodata sotto la volta della Porta più famosa della città, in Piazza Bellini.
“A tutti gli effetti si tratta del primo divieto anti-assembramento della nostra città”, ha dichiarato Michele La Veglia, cultore della storia di Napoli e profondo conoscitore di luoghi e curiosità della città. Pare che il divieto risalga al 19 gennaio del 1796 e porta la firma del Duca di Bagnoli e del Segretario del Regno Girolamo Vassallo. Dopo numerose segnalazioni e denunce contro venditori di generi alimentari che avevano l’abitudine di fermarsi sotto la Porta a esporre la mercanzia.