Cutolo, noto per essere il fondatore e capo della Nuova Camorra Organizzata, aveva 79 anni ed era il carcerato al 41bis più anziano.
Il decesso è stato registrato alle 20.21 all’ospedale Maggiore di Parma, poichè soffriva di un brutto male, tanto che nell’ultimo periodo era stato più volte trasferito dal carcere al reparto ospedaliero. “Si puo’ ritenere che la presenza di Raffaele Cutolo potrebbe rafforzare i gruppi criminali che si rifanno tuttora alla Nco, gruppi rispetto ai quali Cutolo ha mantenuto pienamente il carisma”, scrivevano i giudici. E subito proseguivano: “Nonostante l’età e la perdurante detenzione rappresenta un ‘simbolo’ per tutti quei gruppi criminali” che continuano a richiamarsi al suo nome. Tutte le istanze di differimento della pena, fatta dalla difesa del boss per le condizioni di salute, non a caso gia a giugno 2020 il Tribunale di Sorveglianza di Bologna aveva considerato le sue condizioni compatibili con la detenzione.
“Andò così — racconta Trofino — Cutolo era evaso il 5 febbraio 1978 dal manicomio giudiziario di Aversa. La madre, Carolina Ambrosio, e la sorella, Rosetta, furono arrestate perché ritenute implicate nella fuga. Il loro avvocato storico, Vincenzo Mazza di Ottaviano, le mise in contatto con lo studio di Alfonso Martucci, tra i più importanti del Casertano, dove io lavoravo. Mi occupai della loro difesa e ne ottenni la scarcerazione in tempi brevissimi”.