Indagando su singoli episodi, la Squadra Mobile, coordinata dal procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio, ha ricostruito la rete dello spaccio a Macerata, procedendo con 13 misure di custodia cautelare in carcere e 5 persone denunciate a piede libero.
I 18 spacciatori sono senza fissa dimora sul territorio nazionale e l’indagine si è sviluppata anche attraverso molteplici servizi di appostamento e di pedinamento. Ogni spacciatore, dislocato autonomamente sul territorio, riforniva più tossicodipendent, per poi essere sostituiti da pusher provenienti da altre province, per eludere controlli e indagini delle forze dell’ordine. Tra i destinatari delle misure cautelari di sabato c’è anche un nigeriano arrestato in flagranza di reato il giorno prima per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, dopo un rocambolesco inseguimento in auto. Aveva ingoiato 14 ovuli di eroina, avendone spacciato uno in precedenza ad un tossicodipendente.