Il nuovo governo Draghi è ufficiale. Domani alle 12 il giuramento. Ma analizziamo le scelte di Draghi che a prima vista possono sembrare per certi versi “strane”, ma che invece non è così.
I ministeri “clou”, dove c’è da lavorare e dove c’è da mettere mano per cambiare davvero l’Italia sono tutti di alto profilo tecnico come Franco all’economia, Cartabia alla giustizia, Bianchi all’istruzione. Sono i punti focali su cui punta Draghi per gestire ed apportare i veri cambiamenti: gestione dei fondi Europei, riforma della giustizia, riforma della scuola. Lasciare Speranza alla salute era naturale, visto che siamo ancora in piena pandemia e c’è bisogno di continuità, non ci si poteva permettere di iniziare daccapo, non c’è tempo. Di Maio agli Esteri: non poteva essere altrimenti visto che è un ministero poco probante nell’operatività vera e visto che con la sua autorevolezza Draghi gestirà direttamente i rapporti in Europa e nel mondo. Gli altri ministeri ,per non dilungarci troppo, sono tutti politici sia di centrodestra che di centrosinistra. Per i partiti storici come PD, Forza Italia e Lega le scelte sono state tutte uguali e sono ricadute su donne e uomini interni ai partiti. Italia Viva ha mantenuto la posizione e ha dato a Draghi un nome nuovo.
Ora andiamo oltre, il M5S anche se mettesse Conte a capo, finirà per scomparire !!! Chiusa questa parentesi, parliamo di cose serie: Berlusconi, Renzi e Salvini costituiranno il centro e poi faranno il centrosinistra? Ah saperlo …..