NAPOLI – “Voglio avere la certezza che ogni cosa sia pronta e messa a posto, nel caso gli scienziati dovessero dirci che si avvicina l’eruzione, ma per ora non ci sono evidenze di questi segnali”.
Lo ha detto il ministro della Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, sulla situazione nei Campi Flegrei. Il ministro ha ribadito la necessità per la popolazione di partecipare alle simulazioni delle evacuazioni e di essere informata sul da farsi in caso di emergenza, e ha poi detto che a breve incontrerà il Capo della Protezione civile.
“Le case non saranno mai messe del tutto al sicuro”
“Dobbiamo essere assolutamente chiari: le case non saranno mai messe al sicuro al 100 per cento, si può lavorare per mitigare le conseguenze di una eventuale scossa violenta. Possiamo solo dire che da quando i tre sindaci hanno segnalato la situazione di allarme al governo Meloni, non ci siamo fermati per un attimo. Stiamo operando – ha proseguito Musumeci – sulla prevenzione strutturale, sugli edifici più vicini alle aree di rischio e poi stiamo operando per far capire alle persone quali sono le condotte più adatte da adottare. Questo lavoro di prevenzione strutturale e non strutturale andava fatto 20 anni fa. I rischi di quell’area densamente abitata sono stati sottovalutati per anni”.
Campi Flegrei, in più di 24 ore eseguite 182 verifiche su edifici
Intanto, fino a stamattina e quindi, a poco più di 24 ore dal sisma di magnitudo 4.4 registrato nella notte tra mercoledì e giovedì, sono 182 le verifiche di stabilità svolte, 260 quelle ancora da fare. Prosegue incessabile il lavoro dei vigili del fuoco nei territori di Napoli, Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli a seguito della scossa di terremoto che ha interessato la zona dei Campi Flegrei. In azione da oltre 24 ore squadre dei Comandi di Napoli, Caserta, Avellino, Benevento e Salerno.