CARINOLA – Due persone che stavano tentato di lanciare all’interno del cortile del carcere di Carinola un pacchetto contenente telefonini sono state bloccate dagli agenti della polizia penitenziaria.
Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di ieri ma a darne notizia oggi è il Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, con una nota del segretario Ettore Natale. L’allarme è scattato quando gli agenti della sala regia insieme all’ispettore di sorveglianza generale hanno notato dalle telecamere di sicurezza un’auto sospetta nella stradina sterrata dietro l’istituto. Alcuni poliziotti della penitenziaria si sono recati sul posto ed hanno sorpreso due persone, residenti nel Salernitano, che stavano cercando di introdurre all’interno dell’istituto, con dei lanci, dei pacchettini ben confezionati che contenevano smartphone.
I due sono stati portati all’interno del carcere per ulteriori controlli e durante la perquisizione dell’auto sono state state ritrovate un’arma impropria e delle targhe di automobili che, ad un controllo successivo, sono risultate denunciate per smarrimento.
Il pm, informa il Sappe, ha poi disposto gli arresti domiciliari per i due salernitani e la perquisizione nelle proprie abitazioni.
Il Sappe rivolge “un applauso a tutto il personale di polizia penitenziaria di Carinola, al Comandante sempre presente che ha organizzato il tutto ed ai colleghi che hanno lavorato per 20 ore consecutive per far si che l’intera operazione fosse svolta in tutta sicurezza”. Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, dice: “Bravissimi i colleghi di Carinola ma scoprire che in carcere girano troppi telefoni è come scoprire l’acqua calda: noi come Sappe lo denunciamo da anni” Per questo, il Sappe “torna a sollecitare un intervento immediato da parte del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Napoli presso i competenti uffici del Ministero della Giustizia affinché vengano adottate misure straordinarie per garantire la sicurezza delle carceri italiane.
