NAPOLI – Ha chiuso ieri lo storico Cinema Metropolitan nel quartiere Chiaia a Napoli. Dopo una lunga agonia fatta di proroghe, battaglie legali e appelli inascoltati, sono state abbassate definitivamente le saracinesche del Multisala.
Con le sue sette sale distribuite su 3.500 metri quadrati, il Metropolitan non era solo un cinema: era un luogo simbolico, un ritrovo culturale che ha attraversato le epoche. Nato come rifugio antiaereo durante la Seconda guerra mondiale, si è trasformato nel tempo in uno spazio dedicato all’arte e alla cultura. tanti gli eventi al Metropolitan, come la prima di “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino. Negli ultimi 15 anni, sotto la gestione appassionata di Peppe Caccavale e Nicola Grispello, ha ospitato proiezioni, anteprime e grandi eventi. Da James Franco a Gabriele Salvatores, fino a Paolo Sorrentino, il Metropolitan ha accolto volti e opere di rilievo internazionale. I gestori sono stati costretti a lasciare gli spazi su disposizione della proprietà, hanno lanciato un appello al Ministero della Cultura e al Comune di Napoli per salvare il cinema e tutelare i lavoratori