MADDALONI – Oltre alle quaranta e più chiese, Maddaloni accoglie vari musei. Oltre al museo Archeologico di Calatia, il museo delle cere (chiuso momentaneamente), il museo degli antichi mestieri e della civiltà contadina e infine il Museo civico della città di Maddaloni, dove ieri è stata inaugurata una mostra L’arte sotto l’albero.
Un dono inaspettato sotto l’albero, una rinascita per opere d’arte che ormai erano dimenticate in qualche cantina o in vecchi bauli. E’ questa l’essenza vera e suggestiva della nuova mostra allestita presso l’Istituzione Museo Civico di Maddaloni. Questa rassegna temporanea è stata voluta dall’amministrazione comunale, in particolare dal sindaco Andrea De Filippo e dall’assessore alla Cultura Caterina Ventrone, gli allestimenti sono stati curati in ogni minimo particolare da Rosanna Di Stora, che è riuscita a far tornare al vecchio splendore pezzi d’arte conservati da collezionisti campani. In totale si potranno ammirare circa 44 opere di importanti artisti. L’allestimento è strutturato su un totale di quattro sezioni: Donne e Madonne, con dipinti a olio e a china; Infanzia, con i ritratti di bambini e ragazzi in diverse pose; Sociale, con opere che denunciano lo stato delle classi e delle popolazioni più povere del mondo; Incursioni – dipinti con paesaggi soprattutto dell’Est Europa. A presentare la mostra e ad accompagnare i visitatori alla scoperta delle opere d’arte la responsabile scientifica, già direttrice del Museo Civico, la dottoressa Maria Rosaria Rienzo, che insieme alla dottoressa Rosa Vinciguerra, ha anche contribuito all’organizzazione dell’evento. Ad aprire la rassegna un’opera dell’artista maddalonese Salvatore Di Caprio: un albero di Natale stilizzato in legno che accoglierà sotto i suoi rami due maioliche simbolo delle collezioni museali. Lo spirito che farà da motore a questa mostra è sicuramente quello del recupero. Le opere d’arte che qualcuno, per le più diverse e disparate ragioni, ha abbandonato o ceduto, ritrovano una nuova vita nelle sale del Museo Civico. Del resto il Natale è un po’ una rinascita per tutti”. La mostra, sarà visibile ai tanti visitatori fino al 31 gennaio 2025.
Carlo Pace